Venerdì, 03 maggio 2024 - ore 06.24

FpS Media alla Camera: `Un'azienda di successo nel mondo dell'informazione`

L’agenzia giornalistica milanese arriva in Parlamento, e si presenta come realtà innovativa e concreta nel mercato dell’informazione

| Scritto da Redazione
FpS Media alla Camera: `Un'azienda di successo nel mondo dell'informazione`

UN NUOVO MODELLO DI BUSINESS NEL GIORNALISMO ITALIANO. Il 20 maggio FpS Media è invitata presso la NUOVA AULA GRUPPI PARLAMENTARI al convegno “L'ITALIA CAMBIA. CAMBIA IL GIORNALISMO?” organizzato dall’Ufficio Stampa della Camera dei deputati con



l’Associazione stampa parlamentare e l’Ordine giornalisti del Lazio. L’agenzia giornalistica milanese arriva in Parlamento, e si presenta come realtà innovativa e concreta nel mercato dell’informazione. 

Tra gli altri, partecipano all’incontro: LAURA BOLDRINI (president della Camera dei deputati), MARIO CALABRESI (direttore La Stampa), MARCO DAMILANO (giornalista L'espresso), STEFANO QUINTARELLI (esparto informatico e deputato), BEPPE SEVERGNINI (editorialista Corriere della Sera), SANTO DELLA VOLPE (presidente FNSI), ROBERTO FICO (president Commissione di Vigilanza sulla Rai), ENZO IACOPINO (presidente Ordine nazionale giornalisti), ANDREA CAMPORESE (presidente Inpgi e Adepp), MAURIZIO COSTA (presidente FIEG), LUCA LOTTI (sottosegretario Presidenza del Consiglio con delega all’editoria), ANDREA CABRINI (direttore ClassCnbc).



La realtà di Corso Indipendenza conta 11 SOCI ASSUNTI A TEMPO PIENO E OLTRE UNA VENTINA DI COLLABORATORI: tra i primi, ci sono 8 lavoratori che hanno usufruito degli sgravi fiscali a sostegno dell'occupazione in virtù del “DECRETO LOTTI” e che a gennaio scorso hanno convertito il loro vincolo professionale in un contratto a tempo indeterminato, ex art.1 CNLG.

«Il mondo fuori è infinitamente più grande di quello che avevamo vent’anni fa ed è un mondo pieno di opportunità» dice Mario Calabresi, direttore La Stampa «ma se invece di cambiare stiamo nelle nostre scatole, rimarremo chiusi in trincee sempre più piccole, e non ci resterà che alzare bandiera bianca».

«Il giornalista era il “sacerdote” delle notizie. La Rete ha definitivamente rotto questa sacralità» dice Marco Damilano, giornalista L’Espresso. «Aldo Moro lo disse anni fa: “Il potere diventerà sempre più irritante e scostante e varrà solo un’idea comunicata per tramite discreto e umanamente rispettoso”. E chissà che quel tramite non si chiami ancora giornalismo».

«Nel 2009, usciti dalla scuola di giornalismo IFG Carlo De Martino di Milano, avevamo solo un bagaglio di competenze e il nostro ottimismo. A parte questo, 600 euro a testa, che abbiamo deciso di investire in una nuova attività imprenditoriale. Oggi quei semini hanno creato una realtà che fattura mezzo milione di euro l'anno, che ha assunto 8 giornalisti con contratto art. 1, che ha tre dipendenti a tempo pieno e 20 collaboratori in tutta Italia». Così GIANLUCA SCHINAIA, socio fondatore e presidente di FpS Media, racconta la nascita della società. «Come ci siamo riusciti? ETICA, PASSIONE, SACRIFICIO, UMILTÀ, FRATELLANZA, FANTASIA, CREATIVITÀ E INFINE CORAGGIO. Un coraggio figlio della precarietà, che per noi è stato padre della speranza. Sembrerà strano ma oggi i valori possono essere davvero funzionali per far crescere un'impresa».



FPS MEDIA, acronimo di Fuori per Servizio (www.fpsmedia.it), è una società cooperativa con sede a Milano e collaboratori sul territorio nazionale che si occupa di giornalismo, comunicazione, editoria digitale e innovazione nel settore dell'informazione. Nata nel 2009, è una delle poche realtà giornalistiche italiane COMPLETAMENTE AUTONOMA DAL PUNTO DI VISTA ECONOMICO E IN CRESCITA COSTANTE DALLA SUA FONDAZIONE.

Sono state presentate oggi le due nuove mostre allestite negli spazi e lungo il percorso del Museo del Novecento: “Un Museo Ideale. Ospiti d’eccezione nelle collezioni del Novecento. Dal Futurismo al Contemporaneo”, che presenta capolavori della grande arte italiana del secolo scorso provenienti da importanti musei italiani poste in dialogo con le opera esposti nelle sale del Museo; e “Nuovi Arrivi. Opere della donazione Bianca e Mario Bertolini”, che rende omaggio a una delle più significative donazioni alle Raccolte Civiche cresciute negli anni proprio grazie a importanti lasciti privati.

Entrambe le mostre sono promosse nell’ambito degli appuntamenti d’arte del palinsesto ExpoinCittà, il progetto di Comune di Milano e Camera di Commercio di Milano che riunisce ad oggi nel suo palinsesto più di 23 mila appuntamenti durante il semestre dell’Esposizione Universale e che permette di conoscere in tempo reale, giorno per giorno, cosa avviene in città attraverso la app, il sito web, i social network, e il blog in 6 lingue.



“La costante collaborazione tra istituzioni pubbliche e private, il sostegno delle imprese, le sottoscrizioni popolari, le donazioni e I contributi generosi dei cittadini, milanesi e non, alla conservazione e alla crescita del patrimonio artistico cittadino sono un element identitario forte di Milano e della sua storia_ – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –.

Una cifra che vediamo oggi rinnovata al Museo del Novecento, declinata in alcune delle sue forme: la collaborazione di alcuni dei più importanti musei italiani per la costruzione di un percorso espositivo che rappresenta la summa del nostro Novecento artistico; la generosità di un cittadino, Mario Bertolini, che dona la sua collezione, frutto di una vita di ricerca e passione per l’arte, a un museo civico perché sa che qui sarà ben conservata e valorizzata al meglio; il senso e il valore della condivisione, uniti alla consapevolezza della propria funzione pubblica, da parte di un’associazione come Acacia che cede parte della sua collezione per arricchire quella di un museo civico; il sostegno di un’impresa, SisalPay, per la realizzazione di entrambe le mostre a dimostrazione del fatto che economia e cultura non possono procedure disgiunte nella crescita di una comunità come quella milanese, da sempre all’avanguardia in ogni campo”.



Per quattro mesi, dal 15 maggio al 13 settembre 2015, il Museo del Novecento diventa con un percorso espositivo scandito da “ospiti” d’eccezione, testimoni illustri della creatività e dell’avanguardia dell’arte italiana dal Futurismo al Contemporaneo, per restituire allo sguardo dei visitatori un patrimonio artistico unico al mondo. Per realizzare la mostra “Un Museo Ideale” il Museo del Novecento si è messo in rete con le più importanti istituzioni museali italiane quali la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, Galleria d’Arte Moderna di Torino, Mart di Rovereto, Cà Pesaro di Venezia, Museo Morandi di Bologna, Museo Revoltella di Trieste e Galleria d’Arte Moderna di Palermo. Al percorso dedicato al Novecento fa da contrappunto una selezione di opere d’arte contemporanea dei protagonisti italiani più significativi del panorama internazionale, recentemente donate al museo da ACACIA, l’Associazione Amici Arte Contemporanea Italiana.



La mostra, a cura del Comitato Scientifico del Museo con l’allestimento di Paolo Giacomazzi, offre un’occasione irripetibile per ammirare alcune delle opere simbolo dell’arte italiana dal Futurismo all’Arte Povera, in un dialogo aperto con il contemporaneo. Tra i capolavori ospitati “Nudo di spalle (Controluce)” di Boccioni, la grande “Crocifissione” di Renato Guttuso, “Cortile di Via Fondazza” di Giorgio Morandi e “Meriggio” di Felice Casorati.

Nello Spazio Mostre e negli Archivi del Novecento, invece, la mostra “Nuovi Arrivi. Opere della donazione Bianca e Mario Bertolini” espone fino al 1° novembre una splendida selezione, curata da Cristina Baldacci e Danka Giacon, di circa 100 delle oltre 600 opere realizzate dai protagonisti dell’arte italiana e internazionale del secolo scorso e donate da Mario Bertolini al Museo del Novecento.

La Sala “Archivi del Novecento”, al quarto piano del Museo, è dedicata alla pop art, primo nucleo acquistato dal collezionista, per poi proseguire con le esperienze americane ed europee dell’arte concettuale degli anni Sessanta e Settanta, la “land art” e le esperienze performative e  comportamentali di artisti italiani e internazionali.



La seconda parte del percorso si sviluppa invece nello Spazio Mostre con un importante nucleo di dipinti neoespressionisti tedeschi e austriaci. In mostra nomi di spicco come Georg Baselitz, con le sue caratteristiche immagini capovolte, e Anselm Kiefer. A questo corpus di opere si aggiungono una serie su carta di Mimmo Paladino e un dipinto dell’artista austriaca Maria Lassnig, Leone d’oro alla Carriera alla 55° Biennale di Venezia (2013). Il percorso si chiude con una grande “Rosa bianca” (1967) di Jannis Kounellis, che fa da importante contraltare alla “Rosa nera” (1966) presente nella collezione permanente del Museo e copertina del suo catalogo.

Entrambe le mostre sono realizzate con il sostegno di SisalPay, brand del Gruppo Sisal. Le mostre e le attività collaterali del Museo del Novecento sono possibili grazie alla sensibilità di Bank of America Merril Lynch e Finmeccanica, Main Sponsor del museo. 

Fonte: Fps Media

1278 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria