Franco Bordo (SEL) sul 25 aprile: ‘Liberazione da, Liberazione di’

Il 25 aprile è la festa della liberazione da ciò che più incarnava il male, il fascismo e il nazismo, dalle loro abominevoli guerre, dalla repressione violenta e razzista, dalla negazione dei diritti umani, ma è anche la festa della liberazione di donne e di uomini, delle loro istanze, della loro vita e della vitalità del nostro popolo che ha lottato, senza contare le fatiche e i sacrifici, per costruire l’Italia dell’uguaglianza, dei diritti, della concordia, della fratellanza, della libertà dalle paure.

Festeggiare la Liberazione, oggi, significa riaffermare quotidianamente la via della costruzione, dell’inclusione e della volontà di fermare i rigurgiti fascisti che, sotto varie forme, si riaffacciano sulla nostra realtà. È il caso della violenta ed eversiva attività di Casapound, a cui è necessario rispondere con atti che costruiscono e non distruggono, in linea con quanto i Partigiani e la Resistenza ci hanno insegnato, in un’azione corale e positiva che sappia convincere e trascinare tutte le cittadine e i cittadini che si muovono sotto il vessillo della Costituzione, della Democrazia, della nonviolenza.

Quello di quest’anno è un 25 aprile offuscato dallo sbigottimento per quanto lasciato accadere ai poveri migranti, in fuga dalla guerra e dalla disperazione: cosa avrebbero fatto i Partigiani e la Resistenza? Rispondere a questa domanda nel senso della predisposizione di regole per l’accoglienza, per il salvataggio e per l’aiuto di questi esseri umani significa, davvero, festeggiare una data così fondamentale per noi.

Non c’è Liberazione, per nessuno, se questo Paese non riesce, da subito, ad affrancarsi dalla violenza, dall’intolleranza e aprirsi a un futuro di pace, accoglienza e dignità per tutti. Il resto è solo misera speculazione politica.

On. Franco Bordo, Deputato per Sinistra Ecologia Libertà