Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 12.26

Gabriele Piazzoni Il mio Coming out

Il giorno dopo il Coming out day, dopo aver letto tante testimonianze personali, tanto diverse ma tanto simili mi sento di espormi un po' e rompere la corazza che generalmente mostro al mondo e di raccontarvi il mio...

| Scritto da Redazione
Gabriele Piazzoni  Il mio Coming out

E' stato un percorso lungo la mia "uscita dall'armadio" il mio dichiararmi Gay al mondo. A 13-14 anni i primi dubbi con me stesso, la crisi e il sentirsi sbagliato, le prese in giro, talvolta molto pesanti di alcuni compagni di scuola e della squadra di pallanuoto (i bulli hanno fiuto per la debolezza altrui), ma mi tengo tutto dentro e talvolta piango in solitudine nella mia cameretta. A 15-16 anni al liceo, con gli amici più stretti posso cominciare a parlarne, loro mi capiscono, mi accolgono, anche quelli che a ripetizione facevano battute su "froci" e "ricchioni" si rivelano diversi... anche per loro è il contatto con qualcosa di nuovo che li cambia. Attorno ai 19 anni mi faccio un anno di elaborazione su come dirlo ai miei genitori... ma ecco che proprio mentre ero pronto a compiere questo passo tutto si ferma, mio padre muore di infarto improvvisamente. Il mio primo pensiero quando il medico dell'ambulanza mi dice che non c'è più niente da fare, prima ancora di scoppiare in lacrime è: "maledizione non ho fatto in tempo a dirglielo!". Rinvio tutto, nonostante sappia che i miei non hanno mai manifestato ostilità verso l'omosessualità e che anzi mi hanno sempre allevato in un ottica di rispetto e inclusione per tutte le diversità. E' un periodo delicato, non voglio correre il rischio di turbare mia madre in un momento molto difficile per entrambi. A 23 anni rompo gli indugi dopo aver cominciato a frequentare l'Arcigay di Cremona... trovo la forza di dirlo a mia madre, che dopo alcuni giorni di confusione comincia ad informarsi su come iscriversi all'agedo! poi di li è un coming out continuo con sempre più amici e parenti, fino ad arrivare a quello pubblico che avviene con la mia elezione a Presidente dell'Arcigay di Cremona nel 2010, un piccolo terremoto nella sonnacchiosa realtà della provincia di Cremona dove ricoprivo già diversi incarichi politici di primo piano poi come la storia è proseguita lo sapete. Una cosa è certa, ogni volta che ho dovuto dirlo a qualcuno l'emozione era profonda, ma ogni volta ne sono uscito più forte e più determinato a impegnarmi per fare in modo che nessuno debba ritrovarsi solo nella sua cameretta a piangere per paura di essere se stesso.

Fonte: FB

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