Giovedì, 09 maggio 2024 - ore 03.03

Galline a Busto Garolfo : fermare lo scempio

BARZAGHI E PIZZUL (PD): “L’ASSESSORE TERZI FERMI DAVVERO QUESTO SCEMPIO”

| Scritto da Redazione
Galline a Busto Garolfo : fermare lo scempio

“Ci auguriamo che l’assessore regionale all’Ambiente Terzi sia davvero in grado di fermare questo scempio”, sono perentori Laura Barzaghi e Fabio Pizzul, consiglieri regionali del Pd, sulla vicenda dell’insediamento di un allevamento di 300mila galline a Busto Garolfo. Proprio oggi l’assessore ha dichiarato che “non sussistono più le condizioni per l'autorizzazione dell'allevamento zootecnico in sede di Aia”, fanno presente i due consiglieri Pd, con nota dell’assessore alla mano. Eppure, ricordano anche, “l’iter sta proseguendo. E ciò nonostante il pronunciamento del Consiglio regionale che ha approvato un’ultima mozione contraria all’insediamento a gennaio, dopo altri atti in questo senso negli anni scorsi. Eppure, finora tutte le nostre buone intenzioni non sono servite a niente”, osservano sconsolati Barzaghi e Pizzul. E dall’assessorato, fino ad adesso, “sono arrivate solo parole e con esse l’ok all’impianto – lamentano gli esponenti Pd –. Anzi, per chiudere la procedura di Via ci sono voluti 500 giorni, anziché i 180 di prassi. Ci sarà un motivo. E noi temiamo stia nel fatto che le criticità e i problemi erano parecchi. A cominciare dall’opposizione al progetto a tutti i livelli, enti locali, associazioni, cittadini”.Barzaghi e Pizzul tengono a ricordare di cosa si stia parlando: “L’insediamento è a carattere prevalentemente industriale e prevede una struttura da 10mila metri quadri per ospitare 320mila galline, possiamo immaginare in quali condizioni. Il tutto realizzato in un contesto agricolo, dentro un Parco locale di interesse sovra comunale, inserito in una Rete ecologica regionale e vicino al Sito di interesse comunitario del bosco Wwf di Vanzago”.Ma quello di Busto Garolfo rischia di diventare il caso emblematico, secondo i consiglieri Pd: “Se l’assessorato è davvero in grado di farlo, chiediamo che in futuro impedisca altre situazioni del genere, cancellando le deroghe e modificando la direttiva di riferimento che permettono questo scempio”.

Ufficio Stampa PD, Consiglio regionale della Lombardia

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