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GAS: GRAN BRETAGNA E FINLANDIA VICINE AL NORDSTREAM

| Scritto da Redazione
GAS: GRAN BRETAGNA E FINLANDIA VICINE AL NORDSTREAM

Il Capo del monopolista statale russo del gas, Gazprom, Alexei Miller, annuncia l'interesse di Londra al prolungamento del gasdotto fino alle coste inglesi. Il Primo Ministro finlandese, Jyrki Katainem, non si oppone all'ampliamento della conduttura nelle acque territoriali di Helsinki

 

Per via di accordi industriali ed elezioni politiche i gasdotti russi interessano anche a britannici e finlandesi. Nella giornata di mercoledì, 14 Novembre, il Capo del monopolista russo, Gazprom, Alexei Miller, ha dichiarato l'interesse del colosso britannico British Petroleum alla compartecipazione nel gasdotto Northstream.

 

Come riportato dalla Reuters, l'operazione sarebbe possibile dopo che la British Petroleum ha venduto le sue quote di compartecipazione nel terzo ente energetico russo, la joint venture TNK-BP, alla compagnia statale russa Rosneft: de facto, aprendo la possibilità a nuove collaborazioni con la Russia.

 

Da parte britannica nessuna conferma dell'operazione, anche se fonti vicine al Governo di Londra hanno confermato l'interesse della Gran Bretagna per il Nordstream.

 

Come dichiarato a Lombardi Nel Mondo dal Capo dei Conservatori britannici al Parlamento Europeo, Martin Callanan, l'aumento delle importazioni di gas russo in Gran Bretagna, possibile grazie al prolungamento del Nordstream alle coste inglesi, è visto con favore da Londra, poiché diversifica le forniture di oro blu nazionali, ad oggi legate unicamente a fonti locali, olandesi e norvegesi.

 

Allo stesso tempo, il Capo al Parlamento Europeo dei Tory, la forza di Governo in Gran Bretagna, ha riconosciuto come il Nordstream non risolva il problema della diversificazione delle forniture per l'Unione Europea, che, ad oggi, dipende dal gas russo per circa il 40% del fabbisogno continentale.

 

Una discordanza tra gli interessi nazionali ed europei in merito al Nordstream è anche quella registrata in Finlandia, riportata dal portale di informazione wnp.pl.

 

Sempre mercoledì, 14 Novembre, il Premier finlandese Jyrki Katainen, ha dichiarato la non contrarietà di Helsinki all'ampliamento del gasdotto russo nelle acque territoriali della Finlandia.

 

La presa di posizione del Capo del Governo finlandese, ufficializzata durante un incontro con il Premier russo, Dmitriy Medvedev, è da leggere sullo sfondo delle elezioni presidenziali finlandesi di Domenica, 18 Novembre.

 

Secondo le ultime rilevazioni, il Partito della Coalizione Nazionale di Katainen e il Partito SocialDemocratico, partner di Governo in una grosse koalition di moderati e riformisti, sono in crisi di consensi, e la probabilità di un ottimo risultato del candidato del movimento di estrema destra Veri Finlandesi è molto alta.

 

Con la dichiarazione in sostegno al Nordstream, Katainen ha cercato di presentarsi come un leader aperto alle relazioni internazionali, anche se il progetto russo aumenta la dipendenza energetica dell'Unione Europea dalla Russia.

 

Il Gasdotto Settentrionale

 

Il Nordstream è un gasdotto di 1220 chilometri di lunghezza costruito sul fondale del Mar Baltico per trasportare gas russo dalla Russia direttamente in Germania, bypassando Paesi dell'UE politicamente osteggiati dal Cremlino come Polonia, Lituania, Estonia e Lettonia.

 

Dopo la costruzione delle prime due tranche del gasdotto, Gazprom, società posseduta per metà dal Cremlino, ha proposto l'ampliamento del Nordstream di ulteriori due sezioni, e ha preventivato il suo prolungamento alla Gran Bretagna.

 

L'ampliamento e il prolungamento del gasdotto sono tuttavia operazioni politiche, dal momento in cui, allo stato attuale, il Nordstream è sfruttato solo al 30% della sua capacita complessiva di portata, pari a 55 Miliardi di metri cubi di gas all'anno.

 

Il Nordstream è compartecipato per il 51% da Gazprom, per il 31% dalle compagnie tedesche E.On e Winterhsall, e al 9% rispettivamente dalla francese Suez Gaz de France e dalla olandese Gasunie.

 

Nonostante le perplessità della Commissione Europea dinnanzi ad un progetto che divide l'Unione Europea ed aumenta la quantità di gas russo importato nel Vecchio Continente, il Nordstream è sostenuto sul piano politico da Russia, Germania, Francia, Olanda e Belgio.

 

Matteo Cazzulani

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