Domenica, 28 aprile 2024 - ore 23.27

GAS: LA CINA VUOLE LO SHALE

| Scritto da Redazione
GAS: LA CINA VUOLE LO SHALE

Accordo tra il colosso cinese Sinopec è quello USA ConocoPhilips per lo sfruttamento di oro blu non-convenzionale in territorio cinese. Pechino intenzionata a seguire l'esempio di India, Corea del Sud e Singapore.

 

Se tanta è la sete di gas è bene affidarsi all'esperienza per stringere un'alleanza finalizzata a sviluppare il potenziale energetico nazionale. Nella giornata di martedì, 25 Dicembre, il colosso energetico Sinopec Corporation e quello americano ConocoPhilips hanno firmato un accordo per lo sfruttamento del gas shale in Cina.

 

Come riportato dall'agenzia Xinhua, i due colossi energetici hanno avviato un programma di studi nella regione di Sichuan e nel blocco di Qijang. Inoltre, la ConocoPhilips aiuterà la Sinopec a sviluppare tecniche di sviluppo e sfruttamento del gas shale.

 

La decisione della Cina di sfruttare i giacimenti di gas shale ubicati sul suo territorio è legata al crescente fabbisogno di energia che Pechino continua a registrare negli ultimi tempi.

 

In seguito al mancato accordo con la Russia per l'aumento delle forniture di gas per motivi contrattuali, la Cina ha puntato sull'esportazione di carburante dal Turkmenistan: il quanrto Paese esportatore di gas al mondo, in cui Pechino controlla azioni in diversi giacimenti del Paese.

 

Gli Stati Uniti d'America rappresentano l'avanguardia nello sfruttamento dello shale. Con l'avvio della commercializzazione del gas non-convenzionale, gli USA hanno aumentato esponenzialmente le esportazioni di oro blu, ed hanno insidiato il primato finora detenuto dalla Russia.

 

Particolari benefici in Asia dall'incremento delle esportazioni USA è stato registrato da India, Corea de Sud e Singapore, con cui Washington ha firmato contratti per la vendita di gas shale liquefatto.

 

L'accordo tra la Sinopec e la ConocoPhilips, seppur non ai livelli degli altri Paesi asiatici, permette anche alla Cina di beneficiare dell'esperienza USA nello sfruttamento di gas non convenzionale.

 

Un'opportunità anche per l'Europa

 

Noto anche come Gas di Scisto, lo shale è un carburante ubicato in rocce porose a bassa profondità, estraibile mediante sofisticate tecniche di fracking, ad oggi attuate in sicurezza solo in Nordamerica.

 

Secondo studi, notevole è la presenza di giacimenti shale anche in Europa, dove Polonia, Gran Bretagna, Germania, Lituania e Romania hanno dato avvio a studi per accertare l'effettiva presenza.

 

Ad ostacolare lo sfruttanti dello shale in Europa, che è stato vietati in Bulgaria e Francia, sono le lobby ecologiste e la Russia, che comprendo il fabbisogno UE per il 40%, è  intenzionata a mantenere la propria egemonia energetica, e quindi anche politica, sul Vecchio Continente.

 

Matteo Cazzulani

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