Il consenso quasi unanime che c’è stato venerdì in Consiglio Provinciale rispetto all’atto di retrocessione delle quote detenute in Padania Acqua Gestioni è un passaggio significativo che condurrà alla scelta di un affidamento provvisorio “in house” del servizio idrico.
In questa fase non crediamo sia particolarmente interessante ostentare i meriti di questa o quella forza politica: sottolineiamo, invece, la capacità dei sindaci di costruire un percorso condiviso in grado di superare la logica della semplice contrapposizione per trovare soluzioni sostenibili, condivise dai cittadini e coerenti all’esito referendario.
Questo approccio ha portato anche la Provincia su posizioni di maggiore buon senso rispetto ai conflitti e agli incredibili episodi di rottura che aveva generato in passato. Abbiamo inoltre apprezzato l’apertura fatta in consiglio dal Presidente Salini rispetto all’opportunità di non limitare il controllo analogo al solo ente provinciale ma di allargarlo ai comuni.
Ora sarebbe tuttavia opportuno un ulteriore passaggio, ovvero il ripensamento dell’attuale Piano d’Ambito. Questo, infatti, prevede ancora un modello gestionale di società mista che include ancora la proposta di aprire a soggetti privati. Un’ipotesi ormai contraddetta più volte sia dal Consiglio Provinciale, che ha indicato invece fra le priorità una gestione interamente pubblica, sia dallo stesso percorso che ha portato alla gestione del servizio idrico provinciale a Padania Acque.
Andrea Virgilio
(Capogruppo del PD in Consiglio Provinciale Cremona )
2013-09-29