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Gravi episodi di razzismo a Crema, vittima Sabrina Badaoui, della Segreteria provinciale di Sinistra Italiana

Accusata ingiustamente di furto, bloccata fino all’arrivo delle forze dell’ordine e apostrofata con insulti razzisti dalla responsabile di un negozio di Crema.

| Scritto da Redazione
Gravi episodi di razzismo a Crema, vittima Sabrina Badaoui, della Segreteria provinciale di Sinistra Italiana

Crema, 11 aprile - Accusata ingiustamente di furto, bloccata fino all’arrivo delle forze dell’ordine e apostrofata con insulti razzisti dalla responsabile di un negozio di Crema. Questo è quanto è accaduto a Sabrina Badaoui, della segreteria di Sinistra Italiana Cremona, trentenne di origini marocchine a Crema.

 

Sabrina, dopo aver effettuato alcuni acquisti al negozio Pepco di un centro commerciale di Crema con la sorella e la madre, è stata incolpata, senza alcun fondamento o prova, di aver derubato una cliente e, trattenuta dalla responsabile del negozio. La donna, in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine, anche di  fronte a testimoni che nel frattempo si erano avvicinati per la situazione, non ha celato le sue idee discriminatorie utilizzando espressioni degne del decalogo del buon razzista come "Tornatene nel tuo Paese”, “Nel vostro Paese potete fare quello che volete ma non qui", e rivolgendo appellativi  a Sabrina e a sua sorella del tenore di “schifosa”.

Alla risposta di Sabrina (nata a Crema) “Siamo italiani”, la risposta è stata "Purtroppo".

 

L’intervento delle forze dell’ordine è stato risolutivo: i carabinieri hanno infatti appurato l’infondatezza delle accuse e Badaoui ha ovviamente, sporto denuncia per diffamazione e discriminazione, verso la responsabile del negozio. Tuttavia il fatto è e resta grave.

 

“Il razzismo esiste ancora?”, si domanda Badaoui “Il razzismo esiste e viene alimentato dal nostro Governo, dalle Istituzioni che dovrebbero rappresentare ogni singolo cittadino, senza discriminazione alcuna, e dall’oscurantismo becero dalle destre, Ogni giorno assistiamo a dibattiti televisivi che vedono coinvolti anche i bambini, i ragazzi, dove chi ha origini straniere viene trattato come cittadino di serie B, con meno diritti, nonostante la Costituzione parli chiaro: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali." E se abbiamo la Costituzione dalla nostra parte, cosa ferma la nostra società da un reale cambiamento?”.

 

“Possiamo urlare ma non possiamo cambiare società senza un reale battaglia comune. Siamo italiani, siamo marocchini, siamo italiani, siamo stranieri. Siamo umani, questo è tutto ciò che conta.” conclude Sabrina Badaoui.



Sulla vicenda interviene anche Paolo Losco, Segretario Provinciale di Sinistra Italiana Cremona: “Quanto accaduto a Sabrina, oggi, ha del grottesco. Sabrina ha gli strumenti per contrastare queste gravi violazioni della dignità umana, ma a quante altre persone che non hanno gli stessi strumenti succede, quotidianamente, qualcosa del genere? La (ir)responsabile del negozio non fa un torto solo a stranieri o presunti tali, ma a tutti gli italiani perbene.

L’Italia, fortunatamente, è molto meglio di come la vorrebbero questi razzisti, che purtroppo, troppo spesso, si sentono legittimati nei fatti e nelle parole da chi siede al governo e da chi è in costante campagna elettorale e usa la discriminazione come mezzo di propaganda. 

L’odio alimenta solo odio.”

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