Venerdì, 19 aprile 2024 - ore 15.13

Il Museo del Violino di Cremona non ha dimenticato Giuseppe Verdi

Virginia Villa,direttore generale della Fondazione Museo del Violino risponde a Lini Virginio

| Scritto da Redazione
Il Museo del Violino di Cremona non ha dimenticato Giuseppe Verdi Il Museo del Violino di Cremona non ha dimenticato Giuseppe Verdi

Egregio Direttore, a differenza di quanto sostiene il signor Lini nella lettera pubblicata domenica, il Museo del Violino non ha assolutamente dimenticato Giuseppe Verdi. Nella ricorrenza del bicentenario della nascita, il Maestro è stato più volte celebrato nei programmi artistici dei concerti ospitati nell’auditorium Giovanni Arvedi. Ed ancora il progetto “Le strade della musica e del melodramma – Antonio Stradivari e Giuseppe Verdi si incontrano tra Cremona e Busseto”, nato dalla forte sinergia tra le due Amministrazioni, sviluppa un affascinante percorso musicale alla scoperta dei cinque musei dei due territori: Casa natale di Giuseppe Verdi, Teatro Verdi, Museo Casa Barezzi, Museo Renata Tebaldi oltre naturalmente al Museo del Violino. In questo modo i visitatori scoprono Verdi a Busseto e Stradivari a Cremona attraverso un incontro immediato e diretto che si nutre di dati storici ma anche di ambiente, territorio, tradizioni.

Ricordo di aver incontrato il signor Lini martedì 15 ottobre 2013 ed aver esposto subito e con chiarezza l’assoluta priorità dei contenuti legati alla liuteria nella programmazione del Museo. Sia nel 2013 che nel 2014 il Comitato Scientifico ed il Consiglio di Amministrazione hanno promosso mostre e concerti intesi alla valorizzazione delle Collezioni Liutarie del Museo.

Questa scelta – particolarmente urgente nel momento dell’inaugurazione e dell’apertura - ha catalizzato le risorse economiche disponibili. A tal fine sottolineo come solo in due occasioni il Museo abbia collaborato con realtà cremonesi e proposto rassegne non a tema liutario: la mostra di illustratori “Aiuto! Mi sono perso”, promossa dal Distretto culturale della Provincia di Cremona, e “La nascita di Magnum”, organizzata da SGP e Unomedia. Entrambe non hanno richiesto alcun concorso economico da parte del Museo.

Voglio dunque ben sottolineare come l’esclusione della mostra del signor Lini dal calendario di attività del Museo non derivi affatto da alcuna valutazione sulla qualità artistica ma da semplici e precise priorità legate alla mission della Fondazione.

 Cordialità

 Virginia Villa

(direttore generale della Fondazione Museo del Violino Antonio Stradivari - Cremona)

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