In una nota Cgil-Cisl-Uil e USB del pubblico impiego dichiarano lo stato di agitazione del personale della Provincia di Cremona.
Il comunicato recita : ‘a seguito dell’incontro tenutosi venerdì 10 luglio us, presso la sede della Provincia di Cremona tra le scriventi OO.SS , la Rsu aziendale e la delegazione di parte pubblica, integrata dalla presenza del Presidente Vezzini, nella quale sono state anticipate azioni di riduzione del costo del personale attraverso l’ennesima riduzione dei buoni pasto, atteso che lo stato di dissesto comporterà ulteriori penalizzazioni sul salario accessorio dei dipendenti della provincia che già hanno subito la riduzione del fondo di incentivazione collettiva a causa dello sforamento del patto di stabilità, dovute a scelte unilaterali della politica non condivise dai lavoratori, con la presente le scriventi segreterie provinciali indicono ai sensi di legge lo stato di agitazione del personale della provincia di Cremona e chiedono l’apertura della procedura di raffreddamento, prevista per i servizi pubblici, prodromica alle iniziative sindacali’.
Il comunicato è firmato da Perin per la FP-CGIL, Mazzullo per la FP-CISL, Castelleone per la UIL-FPL e Erfini per USB.
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Per la procedura di raffreddamento si intende la convocazione da parte del Prefetto delle parti in causa.
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