Mercoledì, 15 maggio 2024 - ore 02.26

In tutta Italia i pronto soccorso sono al collasso #ProntoSoccorsoKo

I cittadini sono costretti a recarsi nei Pronto Soccorso di ospedali senza più posti letto sufficienti

| Scritto da Redazione
In tutta Italia i pronto soccorso sono al collasso  #ProntoSoccorsoKo

Fp Cgil: "Sicuri di volervi far curare da medici e infermieri stressati? I cittadini sono costretti a recarsi nei Pronto Soccorso di ospedali senza più posti letto sufficienti. Venerdì 23 gennaio iniziative in tutta Italia in difesa dei servizi"

Vi fareste curare da medici e infermieri stressati?

“La sanità è al collasso e i cittadini, privi di un'efficace rete territoriale alternativa, sono costretti a recarsi nei Pronto Soccorso di ospedali senza più i posti letto sufficienti. La riduzione dei fondi e del personale ricade così direttamente su di loro, privati di un diritto, e sugli operatori, costretti a turni massacranti per mantenere i servizi”. Così la Fp Cgil nazionale, che attraverso una campagna informativa e una mobilitazione che si terrà venerdì 23 gennaio sul caos nei Pronto Soccorso, lancia ai cittadini una domanda provocatoria: “Sicuri di volervi far curare da medici e infermieri stressati?”

Per spiegare '#ProntoSoccorsoKo', la Fp mette in fila i numeri della crisi del sistema: dal 2009 al 2013, persi 23.500 operatori sanitari, di cui 5.000 medici; 32.000 gli operatori sanitari con contratti precari, su un totale di 670.000; 31 i miliardi di tagli dal 2009 ad oggi, a cui si aggiungono i 4 previsti dall'ultima legge di Stabilità che, ricadendo sulle regioni, colpiranno inevitabilmente il Servizio sanitario nazionale; persi 1,3 posti letto ogni mille abitanti in 12 anni, passati da 4,7 a 3,4, a fronte una media Ocse al 4,8; sotto la media, risulta anche la spesa sanitaria complessiva, che in Italia è di poco superiore al 9% del Pil; il nostro Paese è stato deferito alla Corte europea di Giustizia per l'assenza di una normativa sull'orario di lavoro per i medici, che dovrebbe prevedere un massimo di 48 ore settimanali e riposi giornalieri di 11.

"Un insieme di dati – denuncia la Fp –, che permettono di capire le ragioni del caos che caratterizza il lavoro nei Pronto Soccorso. Mentre si riduce la capacità del sistema ospedaliero di rispondere ai sempre maggiori bisogni di cura dei cittadini, questi ultimi si rivolgono più frequentemente ai soli presidi h24 accessibili, ma non idonei".

“Solo un lavoro dignitoso può garantire servizi efficienti. Il Governo Renzi e la Ministra Madia capiscano che siamo al collasso e facciano un passo avanti: servono risorse per il funzionamento dei servizi e per rinnovare il contratto. Non bastano i complimenti durante le emergenze, perché parliamo di lavoratori costretti a orari che mettono a rischio la qualità delle cure. Gli operatori hanno pagato troppo – rileva Cecilia Taranto, segretaria nazionale Fp – e adesso pagano anche i cittadini”.

Fonte: Rassegna Sindacale 

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