Il pronunciamento della Suprema Corte di Cassazione che ha confermato il referendum sul nucleare
del 12 e 13 giugno, ha altresì stabilito che il voto si esprimerà su un quesito diverso da quello
inizialmente proposto.
Se pure esprimiamo soddisfazione per la scelta che ha restituito ai cittadini il diritto democratico di
scegliere il loro futuro su argomenti essenziali come quello della salute pubblica, manifestiamo
seria preoccupazione sulla legittimità delle procedure di voto per i connazionali residenti all’estero.
Questi infatti hanno già ricevuto dai rispettivi Consolati il plico con le schede riportanti il vecchio
quesito e molti hanno già espresso il loro voto, con il rischio concreto di vederselo annullato.
Aderiamo quindi all’iniziativa già messa in atto dal comitato svizzero a sostegno dei referendum di
chiedere alla Suprema Corte di Cassazione di lasciare immutato il quesito sul nucleare ed al
contempo ci rivolgiamo a tutte le associazioni, i comitati ed i partiti politici che promuovono
l’iniziativa referendaria e che sono in indirizzo, affinché mettano in essere tutte le iniziative
parlamentari e non, onde evitare che si concretizzi lo scempio democratico di considerare quelli
residenti all’estero, cittadini di serie B.
Praga 4/giugno/2011
L’addetto stampa
Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
Sezione Repubblica Ceca.
Italini Estero.In forse il voto su Nucleare

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