Martedì, 19 marzo 2024 - ore 12.10

Tensione alle stelle tra Russia e Ucraina.

Accuse a Kiev di incursioni in Crimea

| Scritto da Redazione
Tensione alle stelle tra Russia e Ucraina.

a Russia ha accusato l’Ucraina di aver tentato di inviare gruppi armati in Crimea. Secondo Mosca, l’obiettivo di Kiev era quello di portare a termine attentati terroristici, che il Servizio di Sicurezza Federale (Fsb) avrebbe sventato attraverso uno scontro a fuoco, nel quale sarebbero morti due militari russi, uno dello stesso Fsb e l’altro del ministero della Difesa.

Lo scontro avrebbe avuto luogo nella notte tra sabato 6 e domenica 7 agosto, nei pressi di Armiansk. Mosca afferma di aver individuato un gruppo di sabotatori, e per questa ragione ne è conseguito una sparatoria. I servizi russi hanno aggiunto che nella notte tra il 7 e l’8 si è verificato un altro tentativo di infiltrazione di terroristi, che hanno beneficiato della “copertura del fuoco dei blindati ucraini”.

In una dichiarazione ufficiale, il Fsb ha parlato di “atti terroristici preparati dai servizi segreti del Ministero della Difesa dell’Ucraina […] al fine di destabilizzare la situazione socio-politica nella regione”. I russi hanno anche rimarcato di aver sequestrato, nel luogo del primo raid, “venti ordigni artigianali per una potenza complessiva pari a 40 chili di tritolo”, insieme a munizioni, granate e mine.

Il Fsb, infine, ha reso noto di aver arrestato Ievgheni Panov, agente dei servizi segreti ucraini. Per i russi, la spia 39enne avrebbe già confessato il suo coinvolgimento nelle operazioni di destabilizzazione.

Kiev ha subito respinto le accuse. “Le informazioni (diffuse dai servizi di sicurezza russi ndr.) sono false, l’Ucraina non occupa e non riprende con la forza il proprio territorio”, ha dichiarato un portavoce dei servizi di Kiev (Sbu). Per gli ucraini, la Russia sta rafforzando il suo impegno militare in Crimea “per lanciare delle operazioni offensive”.

Vladimir Putin, per parte sua, ha fatto sapere che sono previste “imponenti misure aggiuntive di sicurezza” in Crimea. Il presidente russo ha poi sollecitato l’Unione Europea e gli Stati Uniti a “prendere misure concrete” contro le autorità di Kiev.

Putin ha definito “privo di significato”, in questo momento, un nuovo incontro del Quartetto di Normandia (Francia, Germania, Russia e Ucraina), che tenta di giungere ad una soluzione per il conflitto nel Donbass. Il prossimo summit era previsto per settembre, a a margine del G20 in Cina. Ma ora rischia di saltare.Prove di guerra? Una provocazione, un tentativo di Putin di serrare i ranghi mentre prosegue l’isolamento occidentale, dimostrando che le sanzioni non gli fanno cambiare idea? O un bluff? L’Ucraina non rinuncia alla Crimea, ma ha riconosciuto di non avere forza militare per riconquistarla.

A Mosca pochi credono alle versioni ufficiali, un tabloid parla di «attacchi compiuti nell’interesse della Clinton». Putin potrebbe aver interesse a riesumare il «nemico interno» alla vigilia del voto, con l’economia in recessione. O, ipotesi peggiore, a conquistare con una piccola incursione militare un corridoio verso la terraferma che risolva i problemi di approvvigionamento della penisola, inglobando ad esempio Cherson subito a nord del confine, sede di una centrale elettrica. Molti notano le «troppo strane coincidenze» dell’incidente: subito dopo l’incontro Putin-Erdogan, e durante le Olimpiadi che in passato Mosca ha sfruttato per avanzate militari mentre il mondo era distratto, da Sochi (Crimea) a Pechino (Sud Ossezia). «Annullare i colloqui di Normandia significa che la pace in Est Ucraina non ci sarà», nota Dmitry Gudkov, deputato d’opposizione. Forse, è anche un modo di testare la risposta occidentale.

ll presidente ucraino Petro Poroshenko intanto, dopo aver ordinato di aumentare l’assetto di guerra di tutte le unità militari ucraine sul confine crimeano e nel Donbass, ha incaricato il ministero degli Esteri di avviare un colloquio con Vladimir Putin. Poroshenko ha anche intenzione di condurre negoziati con i rappresentanti di Francia e Germania nel quadro del Quartetto di Normandia in formato a tre, e anche con il vice presidente USA Joseph Biden e il presidente del Consiglio d’Europa Donald Tusk.

Su richiesta ucraina la questione sarà trattata dal Consiglio di sicurezza dell’ONU in una riunione convocata d’urgenza, e dovrebbe essere incrementata la presenza degli ispettori OSCE sul confine con la Crimea.

 

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