Lunedì, 13 maggio 2024 - ore 06.15

La Lombardia dichiara guerra alle nutrie

Voltini, Presidente Coldiretti Cremona: “Un problema di tutti, da risolvere con la massima urgenza”

| Scritto da Redazione
La Lombardia dichiara guerra alle nutrie

“Un provvedimento positivo per tutto il mondo agricolo, ma non solo” così Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia, commenta il progetto di legge per l’eradicazione delle nutrie che il Presidente della Regione Roberto Maroni e l’assessore all’Agricoltura Gianni Fava chiederanno alle forze politiche in Consiglio di approvare.

“Le nutrie si stanno spingendo anche sulle strade, causando incidenti, e perfino nei parchi pubblici delle città – spiega Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona -. Ci auguriamo che sul provvedimento ci sia il consenso di tutti perché si tratta di una questione di interesse generale da risolvere con la massima urgenza. Diamo atto alla regione Lombardia di essersi attivata prontamente, anche a seguito del nostro incontro di Cappella de Picenardi, e speriamo che con questo provvedimento, che fa seguito all’approvazione del Senato della classificazione della nutria quale specie nociva, si possa definitivamente eradicare questo cancro”.

Negli ultimi dieci anni, secondo dati della stessa Regione, i danni hanno superato i 7 milioni di euro mentre la popolazione di questi roditori originari dell’America Latina si sta avvicinando al milione di esemplari, con presenze in tutte le province, da Cremona a Mantova, da Lodi a Milano, da Pavia a Brescia e Bergamo.

La delibera prevede alcune modifiche alla Legge regionale 20 del 7 ottobre 2002 con la finalità di "eradicare, ove possibile, le popolazioni della specie alloctona nutria presenti sul territorio regionale o comunque di contenerne la diffusione, per la tutela della biodiversità locale, delle produzioni zoo-agro-forestali, della rete irrigua e del suolo". Inoltre, vengono recepite "le modifiche intervenute nel quadro normativo sui rifiuti e sull'utilizzo dei sottoprodotti di origine animale e dei prodotti derivati non destinati al consumo umano". Non è infatti possibile classificare a priori una carcassa di nutria come rifiuto speciale.

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