Domenica, 28 aprile 2024 - ore 11.37

LA RUSSIA SI CONQUISTA I PAESI BASSI

| Scritto da Redazione
LA RUSSIA SI CONQUISTA I PAESI BASSI

Mosca ed Amsterdam si accordano per il prolungamento in Olanda e Gran Bretagna del Nordstream. Gazprom e Shell formano una joint venture per lo sfruttamento dei giacimenti di gas in Oceano Artico e Africa Meridionale
Gasdotti, gas naturale e shale sono gli argomenti che hanno portato al rafforzamento delle relazioni tra Russia e Paesi Bassi.
Nella giornata di lunedì, 8 Aprile, il Presidente russo, Vladimir Putin, e il Premier olandese, Mark Rutte, hanno firmato accordi energetici finalizzati ad azioni cominciante in Europa e nel mondo tra Mosca ed Amsterdam.
Putin e Rutte hanno concordato l'ampliamento alla Gran Bretagna del Nordstream: gasdotto realizzato nel 2012 sul fondale del Mar Baltico per veicolare 55 miliardi di metri cubi di gas direttamente dalla Russia alla Germania per bypassare Polonia e Paesi Baltici e aumentare la dipendenza dell'Unione Europea dagli approvvigionamenti di Mosca.
Putin e Rutte hanno anche preventivato il prolungamento del Nordstream dalla Germania ai Paesi Bassi, ed hanno gettato le basi per la firma di un accordo pluriennale per le forniture di gas alla Gran Bretagna.
Un altro accordo energetico è stato quello firmato tra il monopolista russo statale del gas, Gazprom, e il colosso olandese Shell per lo sfruttamento congiunto di giacimenti di gas nell'Oceano Artico ed in Africa Meridionale.
La Shell ha ottenuto il 33,3% del possesso di una joint-venture con Gazprom, in cui il colosso olandese è incaricato di sobbarcarsi i costi degli studi di impatto geologico.
La joint venture si occuperà anche dello studio del possibile sfruttamento di shale: gas non convenzionale estraibile con sofisticate tecniche di fracking ad oggi adoperate solo in Nordamerica.
La sicurezza energetica europea a serio repentaglio
La firma degli accordi, che il Ministro degli Esteri olandese, Hank Kemp, ha definito fondamentale per l'interesse economico di Amsterdam, rafforza la presenza della Russia in Europa, a discapito della politica e energetica comune sostenuta dalla Commissione Europea.
Per diversificare le fonti di approvvigionamento di gas, e diminuire la dipendenza dell'UE dalle forniture di Mosca, Bruxelles ha invitato i Paesi UE ad unificare i gasdotti nazionali, e ad importare LNG da Qatar, Norvegia e Stati Uniti d'America mediante la realizzazione di rigassificatori.
La realizzazione del Nordstream, ed il suo ampliamento a Gran Bretagna e Olanda, comporta l'aumento della dipendenza dell'Unione Europea dalla Russia, e impedisce il trasporto del gas tramite condutture indipendenti dal controllo dei russi.

Matteo Cazzulani
Free lance journalist and energy deals consultant m.cazzulani@gazeta.pl

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