Martedì, 23 aprile 2024 - ore 11.09

L’ASINELLO CHE S’IMPUNTA | G.Carnevali

| Scritto da Redazione
L’ASINELLO CHE S’IMPUNTA | G.Carnevali

GIA’, COME S’IMPUNTA IL “POPOLO SOVRANO”!
Direttore d’un direttore,
“C’era una volta…”. Le favole d’un tempo cominciavano tutte così. “C’era una volta un pezzo di legno, Pinocchio.…”, oppure: “C’era una volta un asinello…”. Ecco, appunto, un asinello, un asinello che non ne poteva proprio più di sopportare vessazioni ed ingiustizie, un asinello talmente stufo, ma stufo che così sbottò: “No, cari amici, stavolta non mi muovo! Sono proprio stufo. La barca è di tutti e c’è un remo a testa: ognuno prenda il suo e lavori di gomito.  Da me non sperate più niente. Sì, lo so, la colpa è mia, sono stato io a viziare tutti, a tappare tutti i buchi e tamponare tutte le falle. Ma d’ora in poi si cambia sistema. Io sono stato sempre disponibile, pronto a qualsiasi cosa e a qualsiasi ora, non ho mai guardato l’orologio. Ma questo non deve autorizzare nessuno ad approfittarne. Non deve succedere più che io tiri il carretto e gli altri vi saltino sopra. Bisogna farla finita con questo andazzo. Qui si parla solo di diritti: questo non mi spetta, quest’altro non mi compete, questo tocca a te, mon è di mia pertinenza….Ma di doveri, quelli in prima persona, chi ne parla? Qui si frigge e si rifrigge ogni giorno lo stesso  “gioco a scarica barile” e va sempre a finire che chi deve rimediare è il sottoscritto. Basta! Non chiedo niente, non cerco l’America, mi accontento di spiluccare due cardi (erbacee simili al carciofo) e un po’ di falasco secco (erba palustre per il bestiame). Cosa vogliono da me?….Forse sto esagerando, ma oggi mi hanno mandato proprio in “bestia” (eufemismo!). Sono arrivati “loro” e…: “Pronti, via! Fai questo, fai quello”….E se per caso hai bisogno di sgranchirti un poco le zampe dopo una dura giornata di lavoro, giù grida, insulti, minacce e anche frustate. No, amici miei, io da qui non mi muovo, neanche se mi scorticano vivo. Voglio anch’io reclamare i miei diritti una volta tanto…almeno quello di impuntarmi!”. Direttore d’un direttore, a chi mai potrò suggerire questa intrigante spiritosa ma attuale favoletta? A politici di lungo corso, ad amministratori nazional-popolari buoni a tutto dunque buoni a niente, ai nostri governanti, agli spacconi di giornata imbonitori per definizione, i quali ci stanno letteralmente “massacrando” con quotidiane tribune politiche simili a promesse da marinaio?  Ora, chi di noi non si è mai sentito come quell’asinello? Ma questa, direttore d’un direttore, non è una favola, questa è la “realtà”! “LA COSTITUZIONE ITALIANA – ART. 1 - ……LA SOVRANITA’ APPARTIENE AL POPOLO CHE LA ESERCITA NELLE FORME E NEI LIMITI DELLA COSTITUZIONE”. Si può riflettere tutti quanti insieme qual “popolo sovrano” oppure….ci pensiamo domani? Ci pensiamo domani, va là!
Giorgino  Carnevali

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