Volano le quotazioni del latte spot (quello fuori dai normali contratti di fornitura) nelle due borse di riferimento per tutto il nord Italia: a Lodi ha raggiunto il prezzo massimo di 44,85 centesimi al litro, mentre a Verona ha toccato i 45,36 centesimi al litro. Si tratta – spiega Coldiretti Lombardia – di un trend in crescita dallo scorso mese di giugno quando, per esempio a Lodi, il prodotto spot era scambiato fra i 41 e i 42 centesimi al litro.
“Si tratta di una dinamica importante – spiega Nino Andena. Presidente della Coldiretti Lombardia – soprattutto alla luce del confronto che abbiamo avviato con Italatte, ex Galbani, con la quale l’accordo di fornitura è scaduto già alla fine di settembre e che per adesso non sembra intenzionata a valorizzare nella giusta misura il prodotto delle nostre stalle”.
Italatte è la società del gruppo francese Lactalis che quest’anno ha conquistato il controllo di Parmalat ribadendo, prima e dopo la scalata, di voler sostenere il latte italiano. “Ci auguriamo – aggiunge Andena – che non siano solo parole, ma che alle buone intenzioni seguano i fatti soprattutto per quanto riguarda il rapporto con gli allevatori lombardi e italiani e la corretta remunerazione del latte di alta qualità che sono in grado di garantire ogni giorno”.
La Lombardia, che nei suoi allevamenti ospita oltre 500 mila vacche da latte, munge oltre 4 milioni di tonnellate (il 40 per cento circa di tutto il latte italiano) con un valore alla produzione di quasi un miliardo e 467 milioni di euro.
Fabio Bonaccorso comunicazione.lombardia@coldiretti.it 347/0599454
(25/10/2011)