Il Lazio è risultata ieri la Regione italiana col più alto incremento di nuovi casi di COVID-19 e il governatore Zingaretti si è affrettato a sottolineare che dei 215 nuovi positivi, 97 sono persone rientrate nel Lazio dopo una vacanza in Sardegna. Persone che, pur positive al COVID-19, sono state libere di circolare e prendere mezzi di trasporto anche pubblici - aerei e traghetti - senza nessun tipo di accertamento.
A provare a mettere un freno alla tensione tra le due regioni ci ha pensato in serata il governo nazionale. Il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia ha proposto ieri una sorta di intesa che prevede la reciprocità di test agli imbarchi, sia dal Lazio verso la Sardegna che viceversa.
Da parte della Sardegna sembra esserci una possibile apertura in questo senso. Del resto l'idea di effettuare test prima dell'arrivo dei turisti in Sardegna era già stata paventata a ridosso della riapertura delle Regioni lo scorso giugno. In quell'occasione, però, invece di cercare un dialogo, la Regione Sardegna si era limitata ad alzare la voce e quel possibile obbligo era morto sul nascere.
Ora, visto l'aumento di contagi non soltanto nel Lazio, ma in tutta Italia - +44 in Sardegna nelle ultime 24 ore - quell'ipotesi torna a prendere forma. E la Regione Lazio si è già organizzata disponendo uno dei drive-in per effettuare i tamponi presso il porto di Civitavecchia, da dove transitano i passeggeri al rientro da Sardegna, Grecia, Spagna, Croazia e Malta.