Lettera a Berlusconi. Caro Direttore,
vorrei ricordare al Presidente del Consiglio on. Berlusconi che c'é una grandissima parte del Paese che la mattina deve alzarsi presto per andare a lavorare o a studiare e che, anche per questo, non può permettersi di partecipare a festini, sessuali o meno, fino a notte fonda.
E' la stessa parte di Paese che, se una volta in un anno gli capita di non andare a dormire presto nonostante, magari, al mattino successivo sia attesa dai funerali di un proprio caro, ebbene, la mattina successiva, anche se a fatica, si alza dal letto, si veste a lutto e va a dare l'estremo saluto a quel proprio caro.
Non come Lei, on. Berlusconi, che quel mattino decise che i funerali di un alpino caduto in Afganisthan non meritavano il sacrificio di una persona troppo anziana e troppo stanca per alzarsi presto dopo una nottata passata in ... allegria. E si fece rappresentare dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.
Mi auguro che, ripensando a quella occasione, Le venga un brivido di vergogna.
E spero, per l'Italia, che Lei decida finalmente di lasciare libero al più presto il campo ad un'Italia più presentabile.
Grazie,
Dario Antoniazzi
Lettera a Berlusconi di D.Antoniazzi
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