Mercoledì, 24 aprile 2024 - ore 02.17

L'EUROPA CONTRO GAZPROM: M.Cazzulani

| Scritto da Redazione
L'EUROPA CONTRO GAZPROM: M.Cazzulani

AL VIA UN'INDAGINE SULLA POLITICA ENERGETICA ANTICONCORRENZIALE DI MOSCA
La Commissione Europea riconosce il comportamento del monopolista russo contrario alla libera concorrenza e all'interesse geopolitico dell'UE dopo avere visionato i contratti stabiliti con le principali compagnie dei Paesi Centro-Orientali del Vecchio Continente. E' il primo caso di un'azione simile operata da Bruxelles contro un ente di importanza mondiale
Il monopolista russo del gas rende impossibile la concorrenza, e la condotta di Gazprom in Europa è un pericolo per l'interesse comune dell'UE tutta. Nella serata di martedì, 4 Settembre, La Commissione Europea ha aperto ufficialmente un'inchiesta sul comportamento di Gazprom nei mercati dei Paesi dell'Europa Centro-Orientale.
L'iniziativa della Commissione Europea, maturata dopo indagini preliminari operate in Paesi dell'Europa Centro-Orientale - Estonia, Lettonia, Lituania, Slovacchia, Polonia, Romania e Bulgaria - non ha precedenti: è la prima volta infatti che Bruxelles avvia un simile procedimento nei confronti di un importante ente accusato di monopolizzare il mercato ed impossibilitare la concorrenza interna all'UE.
Secondo la Commissione Europea, che ha esaminato i contratti stabiliti tra Gazprom e le singole compagnie energetiche dei Paesi dell'Europa Centro-Orientale, il monopolista russo ha reso impossibile la libera circolazione di gas all'interno dell'Unione.
Inoltre, l'ente energetico controllato direttamente dal Cremlino ha contrastato con tutti i mezzi a sua disposizione la realizzazione del piano di diversificazione delle forniture di gas, che Bruxelles ha varato per diminuire la dipendenza dall'oro blu di Mosca e sfruttare direttamente i giacimenti del Bacino del Caspio.
L'iniziativa di Bruxelles - importante dal punto di vista politico, in quanto l'UE ha chiaramente riconosciuto che il comportamento dei russi sul piano energetico è contrario all'interesse generale dell'Unione - resta tuttavia limitata al piano investigativo, poiché durante il corso dell'inchiesta non è prevista alcuna sanzione nei confronti di Gazprom.
Se il monopolista russo sarà riconosciuto colpevole del mancato rispetto dell'articolo 102 dell'Accordo di Funzionamento dell'Unione Europea, esso rischierà una multa pari al 10% del suo fatturato annuale che, secondo gli ultimi dati resi pubblici, ammonta a 150 Milioni di Dollari.
Il divide et impera di Mosca in Europa
La decisione della Commissione Europea è la naturale conseguenza di una situazione anomala verificatasi sul piano energetico. Per garantire la propria egemonia sul Vecchio Continente, e dividere l'Europa per impossibilitarne la realizzazione di misure atte a garantire la sicurezza dei 27 Paesi UE, la Russia ha concesso sconti agli Stati dell'Europa Occidentale - Germania, Francia e Italia - in cambio della loro lealtà economica e politica.
Al contrario, nei confronti dei Paesi dell'Europa Centrale, politicamente avversati dai russi - come Polonia, Paesi Baltici, e Romania - Mosca ha mantenuto le tariffe su un livello notevolmente alto, ed ha provveduto al loro isolamento infrastrutturale mediante la costruzione del Nordstream.
Questo gasdotto è ubicato sul fondale del Mar Baltico per rifornire di oro blu la Germania direttamente dalla Russia. Nonostante le proteste dei Paesi dell'Europa Centrale - che hanno visto nell'accordo russo-tedesco un nuovo Patto Molotov-Ribbentrop contrario all'interesse generale europeo - il Nordstream è stato costruito nell'inizio del 2012 grazie all'appoggio politico ed economico alla Russia di Germania, Francia ed Olanda.
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Matteo Cazzulani
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