Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 02.58

LUCI(Cr) Mobilità e urbanistica, è necessario un cambio di rotta

| Scritto da Redazione
LUCI(Cr) Mobilità e urbanistica, è necessario un cambio di rotta

Sono mesi, se non addirittura anni, che si parla dell'agonia
commerciale e sociale del Centro cittadino: mentre le parole si
sprecano, i negozi chiudono e le persone si allontanano.
Senza addentrarsi nell'analisi di scelte urbanistiche
evidentemente sbagliate, si può dire che la soluzione proposta è
sempre stata la stessa, cioè più auto e più parcheggi per auto:
non è un caso che questo sia proprio il concetto delle grandi
strutture commerciali, dove infatti le persone tendono ad andare
sempre di più, a dispetto delle aree centrali cittadine.
Le città hanno una storia, hanno strade, palazzi, negozi, parchi,
giardini, angoli segreti e piccole curiosità che le
contraddistinguono, hanno persone che le vivono, che le
frequentano per lavoro, per svago, per piacere, che regalano loro
un'anima, e tutto questo in particolare nei centri storici.
A Cremona si è proposto, e si continua a riproporre, un modello
vecchio e sbagliato, in competizione con le Aree Commerciali: non
c'è partita, queste grandi strutture iniziano a promuovere anche
altre attività (vedi ad esempio la pista di pattinaggio
invernale), possono arrivare a proporre spettacoli, concerti,
manifestazioni varie, parchi gioco e attività all'aperto, e se la
dinamica è sempre quella di più auto e parcheggi per auto,
vinceranno sempre.
La quotidianità di una città è basata sulle piccole cose, le
relazioni tra le persone partono dai particolari, ed è proprio la
cura di questi che manca a Cremona, una città che sembra senza
guida, che non sa più in che direzione andare.
Stiamo parlando della manutenzione di marciapiedi, giardini e
aree verdi, dell'incremento di panchine, di alberi, di luoghi
percorribili a piedi o in bici, di luoghi dove sostare, di spazi
dove incontrarsi piacevolmente.
Molte città, per rendere ancora più gradevole tutto ciò, si
abbelliscono con fiori e piante, noi siamo riusciti a mettere dei
"totem" che reclamizzano un Centro Commerciale.

Anche con gli alberi non va meglio. Mentre ovunque il patrimonio
arboreo viene curato e ampliato, per motivi estetici e pratici,
da noi il "verde" è visto come un impiccio, un fastidio: se
godiamo della compagnia di grandi alberi è perché qualcuno, prima
di noi, ha pensato con lungimiranza al benessere che avrebbero
potuto apportare anni dopo. Anche in questo caso manca la cura,
la manutenzione, il senso estetico per quei fazzoletti di verde
presenti in città.

Si pensa solamente a portare fuori dal Centro anche il "verde",
verso il fiume, verso aree marginali (vedi Morbasco), comunque
lontano: in generale e ad esempio, provate a pensare come avrebbe
potuto essere via Dante alberata, con marciapiedi larghi e piste
ciclabili, e al trattamento riservato ai tigli del Campo
Scuola...
Questa visione superficiale e banalizzante del centro cittadino
ha portato inoltre ad altre spiacevoli conseguenze, che potremmo
etichettare come "arroganza dell'impunito".
Il concetto di più auto e più parcheggi per auto in Centro, alla
lunga ha portato anche a non considerare tutti i piccoli-grandi
abusi che sempre di più automobilisti arroganti (in quanto consci
di rimanere impuniti) impongono a pedoni e ciclisti, ormai non
più solo nelle aree centrali: sosta in area pedonale, su piste
ciclabili, su marciapiedi, su aiuole, su strisce pedonali, in
divieto di sosta e fermata, velocità eccessive.
La sensazione di abbandono dei luoghi corre in parallelo alla
sensazione di essere stati abbandonati, come cittadini, da coloro
che dovrebbero essere il riferimento per tutti.
Andando avanti così, il destino del Centro di Cremona (e di
conseguenza dell'intera città) è segnato, occorre ripartire con
convinzione e decisione proponendo altre soluzioni, così come
avviene in moltissime città, dove le persone, residenti o
turisti, si recano nelle zone centrali, rigorosamente chiuse al
traffico, perché è bello e piacevole, perché sono luoghi per
socializzare e, perché no, per fare acquisti.
Scelte urbanistiche sbagliate hanno portato a questa situazione,
ora è possibile solo modificarne in parte gli aspetti negativi.
Ci piace pensare a una città con marciapiedi ampi, alberati e
puliti, spazi verdi ben curati, panchine all'ombra dove sostare,
piste ciclabili degne di tale nome, aree pedonali veramente
riservate ai pedoni e una zona centrale ampia, pulita ed
esteticamente gradevole, dove si possa passeggiare in sicurezza e
tranquillità.
Con meno auto e meno parcheggi per auto in centro probabilmente
anche il commercio se ne avvantaggerebbe, e un esempio lo può
dare, nel suo piccolo, Corso Campi: un viale pedonalizzato ampio,
sicuro, piacevole da percorrere e sempre affollato.

1495 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria