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Ludopatia, audizione di Sisal in Consiglio Regionale

| Scritto da Redazione
Ludopatia, audizione di Sisal in Consiglio Regionale

Milano, 27 febbraio 2014. Questa mattina si è tenuta in Commissione Attività produttive del Consiglio regionale l’audizione dei rappresentanti di Sisal, l’azienda italiana che gestisce il 10% delle slot machine a livello nazionale. Il confronto è stato richiesto a seguito delle perplessità riscontrate da diversi titolari e tabaccherie in merito alla stipula e alla eventuale rescissione del contratto di gestione degli apparecchi. Il direttore della Sisal Giovanni Maggi ha annunciato che, a seguito di un accordo stipulato lo scorso settembre con il sindacato degli esercenti, sarà possibile rescindere il contratto sia di concessione che di gestione senza alcun addebito di penale per il commerciante previo avviso di 6 mesi. Ha però precisato che l’accordo tra le due parti prevede che nei successivi 24 mesi il gestore non debba rivolgersi ad altri operatori, 13 attualmente sul mercato compreso Sisal, per avere in gestione macchinette da gioco.

Parzialmente soddisfatto il consigliere regionale del PD Mario Barboni, membro del gruppo di lavoro che ha dato vita alla legge regionale contro le slot machine. “E’ un buon passo avanti – dichiara – che va nella direzione di sostenere la decisione degli esercenti di eliminare le slot machine dai propri locali senza necessariamente obbligarli a rinunciare anche ai cosiddetti ‘ gratta e vinci’. Le stime di recesso al momento, però, parlano di poche decine di casi. Ancora troppo presto per parlare di un vero e proprio successo”.

Cauto anche il collega Enrico Brambilla intervenuto in Commissione per chiedere all’azienda se ha previsto in futuro l’introduzione di strumenti utili a limitare l’aspetto patologico del gioco. “Il direttore di Sisal ha annunciato che dal 2015 saranno introdotte in commercio nuove macchinette che prevedono l’uso del lettore magnetico – spiega – apparecchio che consentirà da un lato di leggere la carta sanitaria per limitare il gioco agli utenti al di sotto dei 18 anni di età ma al tempo stesso permetterà la lettura delle carte di credito. Insomma il problema in questo modo rischia di acutizzarsi anziché risolversi”.

 

2014-02-27

 

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