Venerdì, 19 aprile 2024 - ore 04.30

Manifesto del "Forum per la difesa dei beni comuni"

| Scritto da Redazione
Manifesto del

La crisi economica, politica e sociale  sta interessando in modo particolare il nostro paese, sottoposto agli attacchi della speculazione internazionale.

Le risposte che da il governo “ tecnico” Monti, non eletto da nessuno, che applica i provvedimenti dettati da BCE, FMI e gruppi privati ( Goldman Shacs in testa), aggravano ancora di più la crisi, facendola pagare agli strati più deboli della popolazione già in grave difficoltà.

La progressiva riduzione dello stato sociale ( Scuola, Sanità, Pensioni) attraverso tagli definiti indispensabili, sono frutto di scelte antipopolari che usano la crisi come scusa per azzerare le conquiste sociali.

E’ quindi indispensabile ed urgente la partecipazione attiva di ognuno di noi alla vita democratica.

In gioco ci sono le condizioni di vita di milioni di famiglie e la perdita di diritti fondamentali ed indisponibili sanciti dalla costituzione.

Per questo nel Casalasco si propone la costituzione di un Forum per la difesa dei diritti e dei beni comuni a cui tutti sono invitati ad aderire sulla base della condivisione dei valori e degli obiettivi elencati nel seguente manifesto.

Il forum sarà il luogo di confronto in cui ogni singola persona, gruppo, associazione, comitato, ognuno nella propria autonomia, porterà il proprio contributo di idee e di azione.

 

MANIFESTO PER LA DIFESA

DEI DIRITTI E DEI BENI COMUNI

Rivendicare l’appartenenza a una società che vuole preservare la sua unità e la sua democrazia, secondo la Costituzione.

Ri-nobilitare la politica e ristabilire la fiducia dei cittadini nelle istituzioni ed in coloro che le impersonano.

Vigilare e mobilitarsi affinchè la volontà referendaria, uscita dalla consultazione del 12 e 13 giugno scorso, venga pienamente attuata

Fermare il consumo di suolo utile (cementificazione e urbanizzazione selvaggia) che sta interessando il nostro territorio con percentuali da primato, e che oltre all’ambiente mette in pericolo anche la produzione agroalimentare.

Impedire che il territorio agricolo venga ipotecato per decenni, ed a soli fini speculativi, per far posto ad impianti fotovoltaici e per colture dedicate alla produzione di energia elettrica in luogo di quelle finalizzate all’alimentazione.

Respingere la logica che con il ricatto del debito e della crisi ed in nome della produttività e della competitività sta portando ad un inaccettabile peggioramento delle condizioni di lavoro nelle fabbriche nonché alla cancellazione di diritti fondamentali all’interno del mondo del lavoro.

Sviluppare l’iniziativa per affermare nella popolazione la consapevolezza che dall’attuale crisi si esce solo con una economia sociale ed ecologica (basata sulle fonti rinnovabili) e non con la riproposizione del mito della crescita che ne rappresenta invece la vera causa.

 

 

Ora è importante segnalare la propria adesione, scrivendo a cesare.vacchelli@teletu.it

Oppure contattando su Facebook Giancarlo Roseghini

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