Mexico Le 'Messe Nere' di Catemaco -- Black Messes in Catemaco | Oscar Bartoli, Washington, DC, USA
Catemaco, Mexico, nello stato di Veracruz e' famosa anche a livello internazionale perche' ospita il Dia de Brujos, la giornata delle streghe e una serie di 'Messe Nere'.
La data e' il primo venerdi' di marzo e non sappiamo se il Covid-19 abbia piallato anche questa manifestazione che vede confluire, in questa piccola citta' nascosta nella foresta e vicina ad un grande lago, migliaia di persone alla ricerca di pace interiore, di guarigione delle proprie malattie, di eccitazione negativa nel seguire le mistificazioni dei riti satanisti.
L'invocazione a Lucifero e' dventata per questa comunita' un modo di fare quattrini attivando una sorta di turismo iperspecializzato.
Quando ci siamo imbattuti su Internet nella descrizione degli eventi che si tengono a Catemaco siamo rimasti un po' stupiti perche' presi in contropiede con l'immagine che credevamo vera di un Mexico, paese cattolico per eccellenza. Anche troppo.
Anni fa ci siamo recati alla Basilica della Madonna di Guadalupe e abbiamo visto decine di donne che salivano la scalinata in ginocchio arrivando sulla spianata della chiesa con le gambe distrutte e sanguinolenti, (come succede a Fatima).
Abbiamo provato un profondo disagio che metteva a rischio la nostra fede di cattolici praticanti.
Adesso aggiungiamo al nostro sconforto la scoperta digitale di questa realta' pagana di Catemaco che viene fatta risalire ai riti prehispanici che affondano le loro radici nella civilta' Atzeca e Maja.
Un paese complesso il Mexico, nel quale e' difficile trovare una chiesa nei nuovi agglomerati urbani come le citta' satellite di Veracruz.
Il 5 febbraio si celebra la festa nazionale che fa riferimento alla promulgazione della nuova Costituzione repubblicana approvata nel 1917.
Un anno che definire tragico e' poco: rivoluzione sovietica, prima Grande Guerra Mondiale, sta per scoppiare la pandemia di 'Spagnola' che annientera' circa cento milioni di persone su una popolazione planetaria che veniva giudicata allora intorno al miliardo e ottocento milioni di individui. A questi devono essere aggiunti i morti della Grande Guerra stimati in 37 milioni.
La Costituzione messicana era pervasa da un esplicito anticlericalismo.
Nel 1926 il presidente Plutarco Elías Calles, dopo aver tentato di dar vita a una Chiesa nazionale separata da Roma, ordinò che si desse piena attuazione alle norme maggiormente repressive contenute nella Costituzione promulgata nel 1917 e mai davvero applicate prima di allora: tra esse vi erano la chiusura delle scuole cattoliche e dei seminari, l'esproprio delle chiese, lo scioglimento di tutti gli ordini religiosi, l'espulsione dei sacerdoti stranieri e l'imposizione di un "numero chiuso" per quelli messicani, che avevano l'obbligo di obbedire alle autorità civili, il divieto di utilizzare espressioni come:«Se Dio vuole», «a Dio piacendo», il divieto per i presbiteri di portare l'abito talare. In alcuni stati si tentò perfino di costringerli a prendere moglie. (wikipedia)
Nel periodo rivoluzionario vi fu anche una violenta persecuzione scatenata contro i cattolici: nel solo 1915 vennero assassinati 160 sacerdoti.
Nel 1921 un attentatore tentò di distruggere il mantello con l'immagine della Madonna di Guadalupe, conservato nell'omonimo santuario. La bomba, nascosta in un mazzo di fiori deposto vicino all'altare, produsse gravi danni alla basilica, ma il mantello rimase intatto.
Il 28 gennaio 1992 questi articoli sono stati emendati. Nella Costituzione vigente rimangono però alcuni articoli che limitano l'attività delle confessioni religiose in nome del principio di laicità delle istituzioni:
-con l'articolo 27 alle istituzioni religiose (e alle associazioni benefiche, pubbliche e private) è dato il permesso di possedere e amministrare solo i beni indispensabili ai propri fini, e secondo i termini di legge;
-con l'articolo 130 i membri del clero possono esercitare il diritto di voto in quanto cittadini ma non possono candidarsi o partecipare alla vita politica.
Oggi i cattolici sono tollerati ed emarginati e nessun uomo politico si farebbe fotografare a baciare un crocifisso oppure un rosario per accattivarsi voti, come si fa in Italia.
Ed anche questo e' Mexico.
Oscar Bartoli, Washington, DC, United States
Letter from Washington DC
31 luglio 2020