Lunedì, 29 aprile 2024 - ore 18.39

Milano: prossimi appuntamenti di Associazione La Conta

Tutti invitati a partecipare!

| Scritto da Redazione
Milano: prossimi appuntamenti di Associazione La Conta

GIOVEDI 3/7 - dalle ore 19,00: Quinto appuntamento della rassegna di film “I CAPOLAVORI DISSEPOLTI” I grandi film della storia del cinema, organizzata da Milano a Memoria in collaborazione conl'Associazione La Conta , che avrà luogo c/o Milano a Memoria in Piazza Diaz 7 Milano. L’ingresso ad ogni proiezione, in ambiente con aria condizionata, è di 6 euro cad. E’ gradita la prenotazione telefonando ai numeri: 02.49438217 – 366.8732355 - 329.4709020.

Il film della serata, è il seguente:

METROPOLIS di Fritz Laing - 1927

Metropolis è una città del 2026, orgogliosa dei suoi grattacieli e delle sue sopraelevate, abitata da gente ricchissima e in buona parte sfaccendata. Ma sotto le sue fondamenta vi è un'altra città, quella operaia, dove turbe di uomini-schiavi attendono a macchinari giganteschi ed a colossali centrali. Un giorno Freder, il padrone di "Metropolis", licenzia per negligenza uno dei propri collaboratori, il quale, in un accesso di scoramento, tenta il suicidio, ma John, il figlio del borghese tiranno, lo impedisce. L'uomo svela allora al giovane il mistero della città sotterranea, nella quale John si avventura, da prima incredulo ed attonito, poi sconvolto. Per meglio immedesimarsi nell'inattesa e terribile disumanità di quel mondo, John decide di prendere il posto di un operaio, sottoponendosi così a fatiche e condizionamenti fino allora per lui impensabili: conosce Maria, una bionda e giovanissima ragazza che, nelle catacombe, invita gli operai alla preghiera ed alla sopportazione. Ma notizie sull'apostolato di Maria giungono presto alle orecchie del Potere: il signore di "Metropolis" obbliga allora uno scienziato (Rotwang), che è al suo servizio, di rapire la donna, trasferendone su di un automa le fattezze e l'anima. Con un tale "robot" sarà così estremamente agevole manipolare e dominare la classe operaia. Mentre invano John cerca la ragazza, di cui si è innamorato, la Maria-"robot" si scatena, sobilla i lavoratori e si mette alla loro testa. Tutti la seguono come affascinati dal suo carisma, le fabbriche sono prese d'assalto e danneggiate, finchè un attacco collettivo e decisivo alla più grande delle centrali energetiche provoca il disastroso allagamento dei quartieri dove vivono le donne ed i bambini. (...) Per fortuna la vera Maria, fuggita dalla casa dello scienziato e raggiunta da John, mette in salvo i bambini, ormai quasi travolti dalle acque. Tutti si ritrovano davanti alla porta della Cattedrale. John, assumendosi il ruolo di mediatore e con accanto a sè la giovane donna, persuade il padre che è solo con la comprensione e l'amore che la Mente ed il Braccio potranno operare uniti per una società libera e giusta.

Ne esistono varie copie, ciascuna diversa dall'altra per durata e montaggio. Lo stesso F. Lang provvide nel '27 a togliere mezz'ora dall'edizione originale. La più attendibile oggi è quella restaurata nel 1984 dalla Cineteca di Monaco, a cura di Enno Patalas, che dura 147m (4189 metri), ma nello stesso anno il musicista Giorgio Moroder ne confezionò una di 87m, virata in vari colori e sonorizzata con una colonna sonora rock con canzoni che fu distribuita sul mercato commerciale. Esistono, insomma, molte Metropolis. Disparati i giudizi critici. Nel '27 H.G. Wells, che di fantascienza s'intendeva, lo definì "stupidissimo", mentre Luis Bunuel lo giudicò retorico, banale, pedante, intriso di romanticismo superato, aggiungendo che "... se opponiamo alla storia la fotogenia plastica del film, allora reggerà qualsiasi confronto, ci sconvolgerà come il più bel libro d'immagini mai visto". E all'insegna del sincretismo sia per contenuti sia per forme, frutto di una moda culturale del suo tempo: la tendenza al Gesamtkunstwerk, l'opera d'arte totale. Discutibile e Kitsch finché si vuole, l'operazione di G. Moroder è legittima: è uno dei tanti film muti che hanno bisogno di musica. (Che fu scritta appositamente nel '26 da Gottfried Huppertz.) Può esistere un film stupido e geniale? Il contrasto tra la melensaggine mistica da romanzo d'appendice di Thea von Harbou che lo scrisse e la forza visionaria di suo marito Lang rimase irrisolto. Metropolis è un capolavoro di cinema decorativo, la messinscena di un delirio.

VENERDI’ 4/5 2014 ALLE 19,00 –  Sesto appuntamento della rassegna di film “I CAPOLAVORI DISSEPOLTI” I grandi film della storia del cinema, organizzata da Milano a Memoria in collaborazione conl'Associazione La Conta , che avrà luogo c/o Milano a Memoria in Piazza Diaz 7 Milano. L’ingresso ad ogni proiezione, in ambiente con aria condizionata, è di 6 euro cad. E’ gradita la prenotazione telefonando ai numeri: 02.49438217 – 366.8732355 - 329.4709020.

Il film della serata, è il seguente:

L’ANGELO AZZURRO di Josef V. Sternberg - 1930

Il professor Unrat, si invaghisce della sciantosa Lola-Lola, che si esibisce al cabaret "L'Angelo azzurro". Riesce a sposarla per seguirla nelle tournée, affrontando vergogna e umiliazioni. Di ritorno due anni dopo all'"Angelo azzurro", dapprima si rifiuta di dare spettacolo di fronte agli ex allievi che affollano la sala, e poi vinto dalla gelosia tenta di strozzare Lola-Lola. Uno dei film più famosi della storia del cinema, nonché pietra miliare nell'edificazione della leggenda personale di Marlene Dietrich. Vi si respira un erotismo vicino a quello dei dipinti di Toulouse-Lautrec. Il quadro della provincia tedesca è dipinto senza pietà.

SABATO 5/7 ALLE 19,00 - Settimo appuntamento della rassegna di film “I CAPOLAVORI DISSEPOLTI” I grandi film della storia del cinema, organizzata da Milano a Memoria in collaborazione conl'Associazione La Conta , che avrà luogo c/o Milano a Memoria in Piazza Diaz 7 Milano. L’ingresso ad ogni proiezione, in ambiente con aria condizionata, è di 6 euro cad. E’ gradita la prenotazione telefonando ai numeri: 02.49438217 – 366.8732355 - 329.4709020.

Il film della serata, è il seguente:

LES ENFANTS DU PARADIS di Marcel Carme -1945

Nella Parigi del 1840 la bella Garance, amante del criminale Lacenaire, s'innamora del timido mimo Debureau, si fa sedurre dall'attore Lemaitre e proteggere dal conte de Montray. Baptiste Debureau, ormai celebre, è sposato con Nathalie e padre di un bambino, ma ama ancora Garance, diventata la mantenuta del conte, che lo ricambia, suscitando la gelosia di Lemaitre. Il conte viene assassinato da Lacenaire e, dopo un'unica notte d'amore, Garance abbandona Baptiste a Nathalie. Con Alba tragica è il capolavoro della coppia Carné-Jacques Prévert. Al di là delle discussioni critiche che suscitò (con accuse di un'esaltazione della forma in bilico su un formalismo di splendore raggelato e di decadentismo troppo compiaciuto), il film vanta una galleria di personaggi memorabili, una sontuosa e raffinata ricostruzione d'epoca, una fertile dialettica drammatica tra la vita e la finzione (il teatro), figure storiche e personaggi inventati, tragedia e pantomima, il muto e il parlato. Girato a Nizza e a Parigi tra il 1943 e il 1944 con due lunghe interruzioni per ragioni belliche, uscì a Parigi nel maggio 1945.

DOMENICA 6 LUGLIO 2014 ALLE 16,00 – Ottavo ed ultimo appuntamento della rassegna di film “I CAPOLAVORI DISSEPOLTI” I grandi film della storia del cinema, organizzata da Milano a Memoria in collaborazione con l'Associazione La Conta , che avrà luogo c/o Milano a Memoria in Piazza Diaz 7 Milano.L’ingresso ad ogni proiezione, in ambiente con aria condizionata, è di 6 euro cad. E’ gradita la prenotazionetelefonando ai numeri: 02.49438217 – 366.8732355 - 329.4709020.

Il film della serata, è il seguente:

LA PASSIONE DI GIOVANNA D’ARCO  di Carl Theodor Dreyer -1928

Processo e morte sul rogo di Jeanne d'Arc (1412-31), giovane contadina lorenese, concentrati in un sola giornata (14 febbraio 1431): la Pulzella d'Orléans raccontata come vittima e martire, donna che soffre, opponendo intelligenza, umiltà e la sua solitudine ai giudici di Rouen. Uno dei capolavori del muto, e un vertice nella carriera del danese Dreyer che si serve del primo piano (quasi metà del film) per risolvere l'arduo problema del film storico: col primo piano compensa il tempo con lo spazio e riporta al presente lontani fatti storici: il volto umano come specchio dell'anima e del suo destino. Fondato sulla plasticità dell'inquadratura e sui valori ritmici del montaggio, è in un certo senso il capolavoro dell'espressionismo e, forse, l'unico film espressionista non contaminato da quello letterario e teatrale. Splendido bianconero di Rudolf Maté. La 1ª edizione durava 110 minuti circa (2210 m); nel 1952 fu rieditata, senza scrupoli filologici, in 85 minuti da G.M. Lo Duca con l'aggiunta di una colonna sonora e musiche di Albinoni, Vivaldi, Scarlatti, Bach. Nel 1981, in un istituto psichiatrico norvegese, fu ritrovata una copia, proveniente dal negativo originale distrutto in un incendio, che ha dato origine a una 3ª edizione più completa.

Fonte: Ass. Conta

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