Mercoledì, 24 aprile 2024 - ore 04.44

Ordine pubblico, manifestazioni e rispetto del commercio | Paolo Mantovani

| Scritto da Redazione
Ordine pubblico, manifestazioni e rispetto del commercio | Paolo Mantovani

Alla c.a.

Dott. Giuseppe Bufano

Questore di Cremona

 

S.E. Dott. Tancredi Bruno di Clarafond

Prefetto di Cremona

 

Prof. Oreste Perri

Sindaco di Cremona

 

I Commercianti di Corso Garibaldi e di tutta la città lamentano i pesanti disagi patiti sabato scorso (14 gennaio) in occasione del convegno promosso da Forza Nuova e della contromanifestazione voluta dalle forze della sinistra radicale e dei gruppi antifascisti. Non nascondono la loro rabbia per una situazione che era facilmente prevedibile (quasi ovvia) e che si poteva (e si doveva) evitare.  Non è sufficiente affermare che non ci sono stati scontri. La militarizzazione del corso, la protesta con i fumogeni hanno avuto pesantissime ripercussione sulle nostre attività. Il costo è ricaduto per intero sulle imprese che non avranno alcun risarcimento per aver dovuto abbassare le saracinesche o, comunque, vedere praticamente annullate le vendite. Per di più in un sabato e nel pieno della stagione dei saldi. In momenti di crisi come questo, non è possibile che si legittimino ulteriori penalizzazioni per le imprese. Perché se è pur vero che a ciascuno va riconosciuta la possibilità di manifestare le proprie idee, altrettanto innegabile è che un diritto cessa quando viene a ledere quelli altrui. E sabato ci è stato negato di svolgere il nostro lavoro: un diritto riconosciuto dalla stessa Costituzione (art. 4 -La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto).

Chiediamo, pertanto, che in futuro vengano più attentamente valutate le autorizzazioni per l’uso di spazi pubblici o per indire manifestazioni. Non si vogliono impedire iniziative come quella di sabato scorso ma solo a condizione che le si promuova in sale (o aree) che non interferiscono con la “normale” vita della città. Resta invece ferma la nostra contrarietà ad ogni autorizzazione che richieda la militarizzazione del centro (con tanto di agenti antisommossa e la scorta all’autostrada delle auto dei partecipanti al convegno). Vanno tenute nella giusta considerazione anche le esigenze anche le esigenze della città e delle imprese. Per queste stesse ragioni chiediamo anche alle forze politiche di raccogliere e sottoscrivere le nostre ragioni e di collaborare attivamente perché responsabilmente, in futuro, non si ripetano situazioni come quella che si è verificata sabato scorso.

Distinti saluti

 

Il Presidente Le Botteghe del Centro

Paolo Mantovani

 

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