Venerdì, 10 maggio 2024 - ore 18.07

Parco Adda Sud: l’avanzata degli stranieri

Più del 50% dei pesci e incubo vespa killer

| Scritto da Redazione
Parco Adda Sud: l’avanzata degli stranieri

La minaccia arriva dal Po. Secondo i rilevamenti del Parco Adda Sud e gli studi effettuati dall’ufficio scientifico coordinato dal professor Riccardo Groppali, è dal grande fiume padano che risalgono sempre più spesso le specie di pesci stranieri che vanno a occupare i territori umidi dell’Adda. “Nella parte bassa del fiume – spiega Groppali – ormai più del 50 per cento della popolazione ittica è formata da esemplari stranieri introdotti dall’uomo per motivi di pesca sportiva, come ad esempio l’Aspio e il Luccioperca originari dell’Europa centro orientale e ben più pericolosi e dannosi dello spesso pesce siluro”. Il comando delle Guardie ecologiche volontarie del Parco Adda Sud insieme al settore scientifico sta monitorando la situazione.

“Ogni anno che passa – spiega Maurizio Polli, responsabile delle Gev – rileviamo una progressiva espansione di specie alloctone sui 24 mila ettari di Parco fra Lodi e Cremona”. Ci sono pesci, insetti e mammiferi. Per quanto riguarda la fauna ittica, oltre ad Aspio e Luccioperca c’è anche il cobite asiatico, un pesciolino di stagno che dalle risaie del Pavese si sta espandendo nei canali grazie alla sua particolare resistenza e voracità e che sta sfrattando i pesciolini italiani tipici delle rogge di pianura.

Ma negli ambienti umidi c’è anche un’altra specie che pare non conoscere limiti: la nutria. Si tratta di una specie di “macchina da guerra anfibia” che grazie alla propria capacità di vivere in acqua, di restare a lungo in apnea e di costruire tane sommerse sfugge ai predatori, moltiplicandosi a dismisura e devastando rogge, campi e canali.

“A volte però ci pensa la Natura a riportare le cose in equilibrio – spiega Groppali – come è successo per l’Ifantria, la gatta pelosa. Fino a qualche anno fa era frequente trovare zone del Lodigiano e del Cremonese dove gli alberi erano soffocati da quella specie di tela di ragno creata da questo bruco. Oggi lo spettacolo è meno frequente perché le nostre tortorelle hanno scoperto che si tratta di una possibile risorsa alimentare e hanno iniziato a cacciarla”.

Ma adesso per il settore scientifico del Parco Adda Sud la minaccia più grave potrebbe arrivare sempre dall’Estremo Oriente via Francia: si tratta della vespa velutina. Un insetto in grado di sterminare interi alveari e contro il quale le nostre api europee non hanno le tecniche di difesa apprese invece dalle loro cugine asiatiche.

Fonte: Parco Adda Sud

1225 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria