Praga.?SSD ha votato la legge sugli Anti-Comunisti
la sede del Senato, palazzo Wallenstein a Praga
L’assegno di mantenimento per tutti coloro che fecero parte della Resistenza al Comunismo, approvato ieri dal Senato della Repubblica Ceca, ha iniziato a scatenare malumori e contrasti.
La legge (che deve ancora essere controfirmata dal Presidente Václav Klaus) prevede un risarcimento di 100,000 corone (pari a circa 4.000 euro) e una somma pari alla metà della cifra per i vedovi e le vedove dei membri della resistenza.
Gli anticomunisti conclamati, che invece hanno una pensione minima, si vedranno aumentare l’assegno mensile sino ai livelli della media nazionale.
A tutti saranno invece riconosciute particolari attenzioni sanitarie e lo status di “veterano di guerra”, al pari di coloro che combatterono il nazismo.
Ad essere esclusi a priori dalla legge sono gli ex membri dei servizi di sicurezza della “Dittatura del Proletariato”, i membri dell’Esercito Nazionale e del Partito Comunista e coloro i quali si siano macchiati di crimini contro i valori della libertà e democrazia.
La legge (che sta già provocando grandi contrasti) è stata approvata dalla maggioranza dei senatori (44 su 71 presenti in aula) con il sostegno trasversale di alcuni membri del ?SSD (?eská Strana Sociáln? Demokratická) il partito socialdemocratico, oggi all’opposizione.
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