Sabato, 04 maggio 2024 - ore 02.51

Proposta la candidatura di Cremona quale sede dell’ATS Valpadana

Incontro dei Sindaci a San Vitale. Riforma sanitaria regionale e Rete Bibliotecaria Cremonese sotto i riflettori

| Scritto da Redazione
Proposta la candidatura di Cremona quale sede dell’ATS Valpadana

Da tempo se ne parla ed ora si entra nel vivo del tema: la riforma sanitaria regionale e i futuri assetti territoriali. Queste le tematiche dibattute nel corso dell’incontro svoltosi a San Vitale, promosso dal Presidente della Provincia Carlo Vezzini e dal Sindaco Gianluca Galimberti con i Sindaci del territorio.

In tale sede è stata presentata la proposta della candidatura di Cremona quale sede dell’ATS Valpadana, a cui faranno riferimento le 3 Aziende Socio-Sanitarie Territoriali di Crema, Cremona e Mantova, in relazione alla strategicità e posizione baricentrica detenuta nel contesto sud lombardo. Un argomento complesso, quello della riforma sanitaria regionale, che prevede la sostituzione delle aziende ospedaliere con le ASST, che saranno complessivamente 27. Prima di entrare nel vivo della discussione, è stata presentata ai Sindaci, per una prima approvazione, la nuova convenzione della Rete Bibliotecaria Cremonese, con il passaggio della Rete stessa al Comune di Cremona, come preannunciato nei giorni scorsi. Al primo punto all’ordine del giorno, il passaggio dalla Provincia di Cremona al Comune capoluogo della delega per la rete Bibliotecaria Cremonese, con l’apertura dei lavori del presidente della Rete Pierguido Asinari, alla presenza della Vicepresidente Elisabetta Nava. «È stato un anno impegnativo, al termine del quale, tuttavia, possiamo dire che la Rete Bibliotecaria avrà un futuro. E ciò grazie sopratutto a Cremona, che ha accettato di subentrare alla Provincia quale ente capofila». Davide Viola, Consigliere Provinciale in rappresentanza di Vezzini, ha ribadito che «Il Comune di Cremona sostiene la Provincia nella fase di transizione di alcune deleghe, a supporto nella continuità di determinati servizi come la Rete. Questa proficua sinergia ha portato al raggiungimento di questo importante risultato». Si è passati poi alla votazione del testo della convenzione, che deve passare entro novembre nei Consigli Comunali aderenti ed entro il 31 dicembre prossimo tutte le deliberazioni consiliari saranno inviate in Regione per la presa d’atto della ridefinizione della convenzione. In particolare l’Ufficio di Presidenza della Rete sarà sostituito da un comitato ristretto di Sindaci, oltre a un comitato tecnico formato dai bibliotecari. Approvate anche le relative quote di partecipazione alla rete: 0,75 euro per abitante per comuni fino a 10.000 abitanti; 0.60 euro per abitante per comuni da 10.000 a 20000; per i Comuni con oltre 20.000 residenti, euro 0.50 per abitanti; Comune di Cremona esentato dalla quote di adesione, per aver preso in gestione la struttura della Provincia della Rete.

Si è passati poi a discutere della riforma sanitaria regionale, alla presenza di Galimberti, di Vezzini, dei Sindaci, dei Consiglieri Regionali Agostino AlloniFederico Lena e Carlo Malvezzi, e di Giuseppe Tadioli, Presidente di Legautonomie. Il Sindaco di Cremona ha precisato il senso dell’iniziativa voluta con il Presidente Vezzini: «Si tratta di un ulteriore passaggio sulla riforma sanitaria regionale per analizzare i termini complessi di questo processo e le ricadute sui territori. Dobbiamo condividere le idee su questa riforma così articolata, chiarendo alcuni nodi, come i rapporti ATS e i Distretti, l’interrelazione con i Piani di Zona». È toccato poi al dott. Gilberto Compagnoni, direttore generale di ASL Cremona, illustrare, sotto il mero profilo tecnico, alcuni passaggi di tale riforma. Di seguito, il Presidente di Legautonomie ha presentato la relazione La riforma regionale sanitaria e le sfide per i Comuni, partendo dal contesto odierno, rinnovato da un nuovo asset amministrativo che passa dalle 15 ASL attuali a un’organizzazione a scala più larga 8 agenzie tutela della salute ATS, con una bacino di 180 comuni e 800 mila abitanti. In tale futuro scenario territoriale, si è presentata l’idea della candidatura di Cremona come sede dell’ATS Valpadana. A breve un altro incontro sul futuro delle Camere di Commercio.

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