Lunedì, 13 maggio 2024 - ore 14.00

Puglie l primo mulino di comunità nascerà a Castiglione: la Regione stanzia 50mila euro

La somma arriverà grazie ad un emendamento alla legge di Bilancio promosso dal consigliere Sergio Blasi

| Scritto da Redazione
Puglie l primo mulino di comunità nascerà a Castiglione: la Regione stanzia 50mila euro

Nascerà a Castiglione d’Otranto il primo mulino di comunità della Puglia: il 22 dicembr scorso, il Consiglio regionale ha votato a maggioranza l’articolo 18 della legge di Bilancio, emendamento che era già stato approvato in commissione su proposta del consigliere Sergio Blasi, per lo stanziamento di 50mila euro a sostegno della nascita del primo mulino collettivo in pietra. Una notizia che arriva a distanza di un mese dalla raccolta fondi lanciata dall’associazione Casa delle Agriculture Tullia e Gino e dalla rete SalentoKm0 il 13 novembre scorso. Fino ad oggi sono stati raccolti 37mila euro tramite donazioni private.

«Chi ci conosce sa che siamo abituati da anni a fare tutto solo con le nostre forze di attivisti. Non avevamo chiesto alcunché – dicono dall’associazione – e ci ha sinceramente sorpreso questa decisione. La riteniamo una iniezione di fiducia verso l’attività che dal basso, con grande sacrificio, portiamo avanti a Castiglione d’Otranto e dintorni. E speriamo che sia un atto di responsabilità politica piena verso i territori e le realtà marginali, condannati a non avere un domani se si continua ad ignorarli».

Il riferimento è al fenomeno inarrestabile dello spopolamento dei piccoli centri, soprattutto del basso Salento, dove si registra il tracollo delle nascite (solo ad Andrano, -10,2 per cento nel 2014, dati Istat) e una inarrestabile emorragia migratoria (sempre ad Andrano, -7,7 per cento), con una crescita abnorme e sproporzionata, invece, dell’area attorno al capoluogo salentino. Ed è un riferimento anche al riscatto di un’economia diffusa, di cui l’agricoltura naturale è leva essenziale, coltivato da una rete instancabile di gruppi di giovani, il cui sforzo è spesso invisibile ai piani alti.

Stare accanto a loro, associazioni, microproduttori, semplici cittadini, che donando ben 37mila euro in poche settimane hanno segnato la rotta, significa iniziare a cogliere il senso di quanto dal basso si sta facendo. Se il pubblico, di sua sponte, decide di “accompagnare”, senza prevaricare, l’impegno collettivo, è il benvenuto. Che questo sforzo sia anche per la Regione l’opportunità per avvicinarsi ai buoni esempi del territorio, approfondirne la portata, ricavarne spunti per orientare le sue politiche.

Fonte: leccesette

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