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Referendum inceneritore. Ravelli attacca frontalmente Pizzetti

| Scritto da Redazione
Referendum inceneritore. Ravelli attacca frontalmente Pizzetti

A distanza di quasi 20 anni il senatore Luciano Pizzetti si prodiga nuovamente, senza alcun pudore, in un esercizio di acrobazia elettorale nei confronti dei risultati del referendum comunale sull’inceneritore, in spregio alle più elementari regole democratiche e di certezza del diritto che sono alla base di ogni consultazione popolare.
L’amministrazione di centrosinistra - afferma Pizzetti – decise di procedere alla costruzione del termocombustore in quanto «meno di un terzo dei cittadini cremonesi si espresse contro l’impianto, 20.000 su 64.000».
Giova ricordare ai lettori quello che è successo realmente il 18 giugno 1994. 35.828 cremonesi si recano alle urne, pari al 55,8% degli aventi diritto.
Un risultato inaspettato se si considera che, dopo le elezioni Politiche ed Europee, è la terza chiamata alle urne negli ultimi tre mesi e, per la prima volta, in un giorno non festivo (sabato).

Il risultato è inequivocabile: il 58% dei votanti dice «sì» all’abrogazione della delibera comunale riguardante la localizzazione dell’inceneritore.

Chi non partecipa o si astiene in democrazia non conta. Inficiare il risultato di un referendum sommando arbitrariamente chi diserta le urne a chi vota contro il quesito referendario serve solo ad alimentare quel malcostume politico che ha causato l’affossamento e il tradimento di tanti referendum nel nostro paese.

E’ altresì utile ricordare che se il ‘metodo Pizzetti’ venisse applicato alle elezioni presidenziali americane, ma non solo, dovremmo constatare che i presidenti degli Stati Uniti governano illegittimamente in quanto votati dal 25-30% degli elettori.

La stessa cosa si potrebbe dire per i sindaci e i presidenti della Provincia che hanno governato e governano le nostre istituzioni locali.

In conclusione, con buona pace del senatore Pizzetti, il voto di quel 18 giugno 1994 fu un voto tradito e gli artefici di quel tradimento, possono ancora oggi essere definiti con le parole usate allora da Bruno Poli, il principale protagonista di quella iniziativa referendaria: «Ladri di democrazia».

Sergio Ravelli (Cremona)

 

Per leggere  il testo della lettera di Pizzetti clicca qui

Termovalorizzatore di Cremona. Dove verrà smaltito il rifiuto non riciclabile? | Sen. L.Pizzetti
https://www.welfarenetwork.it/termovalorizzatore-di-cremona-dove-verra-smaltito-il-rifiuto-non-riciclabile--sen-lpizzetti-20131004/

2013-10-06

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