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Rifiuti. Buoni i risultati raggiunti. Aumentare la raccolta porta a porta | PD Cremona

| Scritto da Redazione
Rifiuti. Buoni i risultati  raggiunti. Aumentare la raccolta porta a porta | PD Cremona

Documento segreteria provinciale Pd Cremona
In data 26 settembre 2013 la segreteria provinciale del PD di Cremona ha assunto il seguente documento riguardante il piano provinciale dei rifiuti.

In vista della revisione del Piano rifiuti provinciale, e alla  luce delle ultime disposizioni normative europee, nazionali e regionali che esprimono indirizzi chiari e fissano importati obiettivi e vincoli per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti, è bene partire da una premessa fondamentale. In provincia di Cremona da vent’ anni sono state adottate delle politiche lungimiranti per quanto riguarda la raccolta e la gestione dei rifiuti

Infatti la Provincia di Cremona raggiunge ottimi risultati per quando riguarda la percentuale di raccolta differenziata pari al 62%, (anno 2012), così come il recupero materia+energia: la migliore performance in tutta la Regione Lombardia.

Un risultato figlio della lungimiranza della politica, di chi ha dato l’avvio a questi processi nelle aziende e dei sindaci, che hanno creduto nella raccolta differenziata, e dei cittadini.

Se andiamo a soffermarci sui dati dei singoli Comuni, la stragrande maggioranza di questi hanno introdotto da anni il sistema denominato “porta a porta”, ottenendo risultati eccellenti nella r.d. e nella tipologia di rifiuto raccolto.

Nel cremasco la media territoriale di raccolta differenziata è infatti pari al 74%, con punte del 78/79% in alcuni Comuni; nei comuni alle porte di Cremona la raccolta differenziata è pari al 70%, mentre a Casalmaggiore è attualmente oltre l’80%.

Inoltre negli ultimi 3 anni, il trend della produzione dei rifiuti è in diminuzione.

Nel Comune capoluogo, Cremona, il dato di percentuale di R.D. non è affatto entusiasmante. La percentuale è ben sotto il 50%, con un sistema di raccolta dei rifiuti “porta a porta” che copre  solo il 25% dell’intera popolazione e con un dato di produzione procapite rifiuti urbani (kg/ab*giorno), il più alto della provincia,  e un costo pro capite alto (euro/abitante*annuo) pari a 138.6 euro (anno 2011).

Fonte http://ita.arpalombardia.it/ITA/servizi/rifiuti/grul/estrattoGRUL2011/ReportComuni_Cremona2011.pdf)

Da questi dati è necessario partire per costruire il piano rifiuti provinciale, partendo dal salto di qualità e di efficienza che deve fare la città di Cremona. Un passaggio che riteniamo non essere più procrastinabile.

Il Comune di Cremona con il suo attuale gestore deve avviare delle politiche ambientali già attive negli altri comuni (estensione del porta a porta su tutto il territorio, eliminazione dei cassonetti) e tendere ad una migliore gestione integrata dei rifiuti urbani in base alla normativa e agli indirizzi sostenuti dal PD in consiglio comunale.

Solo da questo presupposto si può costruire uno scenario a medio/lungo termine con obiettivi che vedano la provincia di Cremona tutta ancora all’avanguardia nei prossimi anni.

Entrando nel merito della situazione degli impianti è necessario fare una ricognizione approfondita della condizione presente in provincia di Cremona, partendo dalla situazione delle discariche (es: Malagnino), del termovalorizzatore presente a Cremona, dagli altri impianti di incenerimento e recupero energetico, all’impianto di digestione anaerobica a Castelleone, e all’impianto di compostaggio “Compostaggio Cremonese srl”.

Utile una riflessione sullo stato del teleriscaldamento e le sue prospettive di rilancio anche attraverso fonti alternative di alimentazione, a Cremona come a Crema.

In linea con il documento che verrà votato in consiglio comunale a Cremona e in vista dell’approfondimento promosso a Crema per fine settembre (forum rifiuti) il Pd condivide che occorra mettere in atto azioni rivolte a:

• incentivare il riutilizzo/riuso di materiali evitando che questi diventino rifiuti, indirizzando da subito azioni in questa direzione;

• ampliare la raccolta differenziata con modalità porta a porta spinta affinché tutto il territorio comunale sia servito con questa modalità di raccolta;

• incentivare una ulteriore specializzazione nella raccolta differenziata individuando materiali attualmente conferiti in modo indifferenziato anche con l’introduzione, a regime della raccolta differenziata, del sistema della tariffa puntuale che premi chi produce meno rifiuto indifferenziato (“paga quanto butti”);

• incentivare la raccolta di materiali che possono essere trasformati in materie prime secondarie;

• rendere tracciabili i rifiuti, per capire meglio il loro riutilizzo.

In merito all’inceneritore di Cremona il PD approva l’indirizzo che prevede per il termovalorizzatore di escludere interventi sull’impianto di via S. Rocco che richiedano, ai fini della compatibilità economica dell’intervento, un costante conferimento di rifiuti da incenerire, approvando solo progetti tesi a migliorare il funzionamento dell’impianto stesso e delle emissioni in atmosfera e chiedere al gestore analisi, valutazioni e progetti di soluzioni impiantistiche del trattamento del rifiuto residuo alternative all’incenerimento e al conferimento in discarica.

L’introduzione della tariffa puntuale permetterà un sistema più equo che premia i cittadini virtuosi e rappresenta dopo l’adozione del porta a porta, una tappa fondamentale nel percorso verso Rifiuti Zero.

Infine per il Pd è auspicabile che si tenda ad una gestione unitaria ed integrata dei rifiuti urbani volta a ridurre la tariffazione a carico dei cittadini, attraverso il superamento delle frammentazioni gestionali utilizzando le società all’avanguardia presenti in provincia di Cremona e si prosegua nelle buone pratiche già avviate nei Comuni e si valorizzi nell’impegno promosso dai Sindaci e dai cittadini cremonesi.

Cremona, 26 settembre 2013



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