Martedì, 21 maggio 2024 - ore 20.56

Ritorno a scuola, Burioni: ''Polemiche per scopi politici ma a nessuno frega che si voti nelle aule''

''Imbarazzante non si sia trovata una soluzione a questo problema''

| Scritto da Redazione
Ritorno a scuola, Burioni: ''Polemiche per scopi politici ma a nessuno frega che si voti nelle aule''

Sul ritorno a scuola ai tempi del Covid si è scatenata una inconcludente canea politica secondo il virologo Roberto Burioni. Quello a cui stiamo assistendo, spiega l’esperto, è una "polemica che oramai assomiglia molto a una lotta nel fango a scopi politici".

Ma "da scienziato" Burioni si permette di dire "una cosa" alla politica. E cioè che non si dovrebbe votare nelle scuole il prossimo 20 e 21 settembre, per referendum, regionali e comunali.

Su Medical Facts Burioni scrive: "Il 14 settembre si aprono le scuole e il 20 settembre si vota, con il solito allestimento dei seggi negli edifici scolastici e la coda di disinfezione e via dicendo. Che non si sia trovata una soluzione a questo problema è davvero imbarazzante. Non si dovrebbe votare nelle scuole".

Piuttosto "luoghi alternativi dovrebbero essere da tempo identificati in modo da non intralciare ulteriormente una già tribolata attività scolastica. Fregarsene vuole dire tenere in poco conto l'importanza dell'istruzione che, a mio giudizio, dopo la salute, è la cosa più importante che esista" aggiunge il docente dell'università San Raffaele di Milano.

Burioni, prima di queste considerazioni e sempre in vista del rientro a scuola, aveva risposto alla "prima domanda che tutti ci facciamo" e cioè "i nostri bambini corrono rischi? A questa possiamo ragionevolmente rispondere perché abbiamo dati abbastanza affidabili. Basandoci sull’esperienza statunitense, dove i casi sono tanti e la sorveglianza molto buona, possiamo dire che in grandissima parte i bambini non hanno gravi conseguenze da COVID-19: la loro malattia decorre quasi sempre in maniera clinicamente lievissima. Purtroppo quando parliamo di oltre sei milioni di casi totali, quel quasi sempre non corrisponde a mai".

Il virologo spiega: "Negli Usa si sono ammalati 476 mila bambini, 4.163 sono finiti in ospedale e 101 sono morti. Questi sono i numeri, nudi e crudi: la valutazione può farla autonomamente ognuno di voi".

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