" È fondamentale che l'Ocse spinga i Governi a mettere in campo provvedimenti decisi" nella lotta all'evasione fiscale "recuperando così ingenti risorse da destinare agli investimenti e alla crescita dell'economia reale internazio-nale". Lo afferma il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti. " È molto impor-tante – aggiunge Proietti - la richiesta dei Paesi del G20 all'Ocse per evitare i comporta-menti elusivi da parte delle multinazionali e favorire il contrasto ai paradisi fiscali. È indi-spensabile - conclude il sindacalista - che la lotta all'evasione fiscale venga combattuta sempre di più su scala internazionale, definendo standard comuni e strumenti adeguati per combattere l'illegalità fiscale e il riciclaggio".
Emergenza paese, serve salto qualità lotta evasione - "Occorre fare un ulteriore salto di qua-lità nella lotta all'evasione fiscale, ricercando un coordinamento di tutte le banche dati a livello nazionale, europeo e internazionale" e la Uil "continuerà, insieme con Cisl e Cgil la propria mobilitazione su questa che è una delle maggiori emergenze del paese". lo sottolinea in una nota il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti.
"Mentre l'Italia è strozzata dalla recessione - afferma Proietti – è in- credibile che lo Stato abbia incassato negli ultimi 13 anni meno del 10% degli oltre 807 miliardi di evasione accertati e per i quali sono stati emessi i ruoli. Un mare di risorse sottratte alla legalità e che determinano uno squilibrio dei conti pubblici a svantaggio dell'economia produttiva del Paese".
Da tempo, ricorda Proietti, "la Uil denuncia che questo stato di cose non è più sopportabile, sia per la credibilità democratica dello Stato che per gli squilibri economici e sociali che ne derivano. Il conto è stato pagato dai lavoratori dipendenti e pensionati, che prima pagano le tasse e poi prendono lo stipendio o la pensione. Bisogna definire - conclude - più efficaci strumenti normativi per evitare che gli evasori, anche quando individuati con fatica, continuino a farla franca tramite compor-tamenti elusivi che vanno impediti e perseguiti in ogni modo".
Ma nell'anno 2000, quando CGIL_CISL_UIL, erano in armonia, l'ANSA riportava una dichiarazione di Angeletti UIL, Riformare il sistema contrattuale per far aumentare i salari ( e diminuire i posti lavoro) aumentando la produttività e tagliare le tasse sui redditi da lavoro dipendente e dalle pensioni (hanno aumento le minime e le sociali)-- "è questa l'unica ricetta per far ripartire il Paese " SIAMO DOPO 13 ANNI ANCORA FERMI ! ! !
Tuttavia lamentandosi dei mali di un Paese demoralizzato ! Sottolineche una classe Dirigente assolutamente inadeguata e impreparata a risolvere i problemi del Paese e civuole una forte pressione per far si che i proclamie gli interessi feudali, siano finalmente seguiti nei fatti.
DOPO 13 ANNI NULLA è CAMBIATO ! !
Sergio Denti
2013-07-31