Martedì, 07 maggio 2024 - ore 11.22

Sudan, continua l’ondata di profughi

| Scritto da Redazione
Sudan, continua l’ondata di profughi

L’UNHCR ha reso noto che negli ultimi tre mesi circa 35 mila nuovi profughi sono fuggiti dallo stato del Nilo Azzurro a causa dei continui scontri tra esercito sudanese e forze dell’SPLM-N e del deteriorarsi della situazione umanitaria.  Secondo i dati forniti dall’OCHA i sudanesi in fuga dalle zone di conflitto rifugiatesi in Sud Sudan ed Etiopia sono complessivamente 183 mila ma il loro numero è destinato ad aumentare. Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha più volte espresso disapprovazione per le limitazioni degli aiuti umanitari che Khartoum continua ad imporre. Il rappresentate dell’UNHCR , Antonio Guterrez si è detto scioccato dalle condizioni di molti profughi: “ Non solo il loro numero è in costante aumento, ma le condizioni in cui arrivano nei campi di accoglienza sono davvero drammatiche”, ha dichiarato Guterrez, “…molti di loro si sono nutriti di  foglie di alberi per sopravvivere lungo la strada”. Lo staff di Medici senza Frontiere ha denunciato che circa 2.000 profughi al giorno attraverso la frontiera tra Sudan e Sud Sudan. All’inizio di giugno, i rappresentanti dell’SPLM-N, il movimento in lotta contro l’esercito sudanese (SAF) nel Kordofan Meridionale e nel Nilo Azzurro, si sono detti pronti a firmare il cessate il fuoco con il governo di Khartoum per facilitare la distribuzione degli aiuti alla popolazione civile e far fronte all’emergenza umanitaria in corso. L’SPLM-N ha chiesto anche alla comunità internazionale di fare pressioni sul governo sudanese affinché permetta l’accesso alle zone maggiormente colpite, come i Monti Nuba, dove centinaia di civili soffrono la fame e subiscono i continui attacchi da parte del SAF.

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