Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 01.02

Treni: Legambiente, programma di acquisto e ristrutturazione non sia promessa elettorale di Dario Balotta

Va ricordato che i 160 milioni necessari per l'acquisto di 160 treni nuovi ancora non sono in bilancio regionale per questo c'è da augurarti che non sia l'ennesima a promessa elettorale a ridosso del referendum.

| Scritto da Redazione
Treni: Legambiente, programma di acquisto e ristrutturazione non sia promessa elettorale di Dario Balotta

Il programma di acquisti inoltre non va nella direzione giusta visto che solo il 15% dei nuovi treni avrebbe le caratteristiche necessarie per svolgere funzioni  sub urbane e metropolitane, l'area che manifesta le maggiori sofferenze. La decisione di ristrutturare 40 treni vecchi dai 35 ai 45 anni, che a turno verranno tolti dalle linee, va verificata con la capacità di mantenere l'attuale offerta e servizi per i pendolari. Se ogni giorno non ci sono i treni sufficienti per evitare le soppressioni  con una riduzione delle disponibilità c'è da chiedersi cosa succederà.

Dario Balotta (Responsabile trasporti Legambiente Lombardia)

Milano, piano pendolari: Trenord ristruttura 278 vecchi vagoni in attesa dei nuovi

Aria condizionata, ripulitura interna ed esterna e arredi.

Nell'attesa dei 160 nuovi treni promessi dalla giunta Maroni dopo le proteste dei pendolari sul cattivo stato dei treni, l'azienda ha deciso di rimettere a nuovo le carrozze più vecchie con un'operazione di revamping

In attesa che arrivino i mezzi nuovi si risistemano i più vecchi. I primi convogli di nuova generazione promessi dalla Regione ai pendolari arriveranno solo fra due anni: così Trenord annuncia un tagliando completo a oltre trenta treni regionali. E intanto lancia nuove forme digitali per il pagamento di biglietti e abbonamenti. L'età delle carrozze è il primo problema che crea i disservizi denunciati dai viaggiatori. E non è solo un tema di freschezza a bordo d'estate e di maggior rischio di guasti, che già basterebbe, ma anche di decoro: sedili strappati, vagoni angusti, vetri opachi. Così l'ad di Trenord, Cinzia Farisè, corre ai ripari con la rimessa a nuovo di 278 carrozze. Un'operazione di revamping che porterà l'aria condizionata dove possibile, una risistemazione degli interni dai sedili agli arredi vari, la ripulitura anche esterna dei vagoni.

Il provvedimento è già stato approvato dal consiglio d'amministrazione dell'azienda. E integra il piano regionale per migliorare il servizio ai pendolari, dal 2016 cresciuti del 3 per cento ed ora a quota 740mila al giorno. Era poco prima dell'estate difatti quando Maroni aveva annunciato l'acquisto di 40 treni con una spesa di 250 milioni di euro in tre anni, di cui 150 in arrivo dallo Stato. Una decisione forte presa come prima risposta alle sonore proteste dei pendolari che, a luglio, avevano denunciato i gravi disagi subiti quotidianamente da chi si affida ai treni regionali. Una promessa poi quadruplicata: da 40 i treni da comprare sono poi saliti a 160, l'esatto conto avanzato dai vertici di Trenord per svecchiare una flotta che in quasi la metà dei casi ha più di 35 anni. Ma dato che per i primi vagoni bisognerà attendere il 2020, si è deciso di intervenire sui più vetusti oggi in servizio.

"Da una parte siamo impegnati notte e giorno a migliorare il cuore del nostro servizio, e tra i risultati ricordo il piano di investimenti per altri 160 convogli e il revamping radicale di 278 carrozze - commenta Farisé - . Dall'altra sviluppiamo servizi innovativi in grado di soddisfare la crescente aspettativa di servizi e infrastrutture digitali dei nostri clienti". È già operativo difatti l'accordo con Satispay: biglietti e abbonamenti si possono comprare direttamente sul proprio smartphone, senza bisogno di una carta di credito. Trenord è il primo operatore di trasporto pubblico a offrire il "borsellino elettronico" della società nata nel 2013 da un team di giovani - guidati da Alberto Dalmasso e Giandomenico Genta - come modalità di pagamento per abbonamenti e viaggi singoli: basta scaricare l'applicazione e inserire i propri dati e l'iban. In rampa di lancio anche anche l'accordo con PagoPA, la piattaforma digitale unica per pagare tasse, multe, bollette o rette scolastiche.

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