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''Uccido chi voglio'': Fabio Stassi all’IIC di Monaco

| Scritto da Redazione
''Uccido chi voglio'': Fabio Stassi all’IIC di Monaco

Si intitola “Uccido chi voglio” il romanzo che Fabio Stassi martedì prossimo, 29 marzo, presenterà dalle 19.00 all’Istituto Italiano di Cultura di Monaco di Baviera. Modera Cecilia Mussini.

Al centro dell’azione c’è Vince Corso, un insegnante, esonerato dal servizio, con una nuova, bizzarra professione: è un biblioterapista.

Tra mille dubbi, consiglia ai suoi clienti le letture più adatte, spaziando fra i diversi generi letterari, per mostrare loro una via d’uscita dalle loro sofferenze.

Il suo “pronto soccorso letterario” si trova nel palazzo di via Merulana a Roma – esattamente quello del brutto “pasticciaccio” di Gadda. All’inizio si abbandona a pensieri malinconici, la sua amata Feng è partita per la Cina, di lei non rimane più neanche un capello. Di ritorno dalla salumeria, trova il suo studio devastato, i suoi libri a brandelli, il cane avvelenato.

C’è forse un collegamento con la macabra serie di omicidi che sta scuotendo Roma, con le atrocità che accadono sempre quando Vince si trova nei paraggi? C’è un legame con l’uomo misterioso, non vedente, con il quale si imbatte sempre più frequentemente?

Vince inizia a pedinarlo e presto si ritrova indagato, mentre la linea di demarcazione tra realtà e finzione diventa sempre più sfumata. La sua è la testimonianza di un detective involontario che non riesce più a leggere il mondo che lo circonda. Un rapporto sulle ombre, e sul potere minaccioso e salvifico delle parole.

Fabio Stassi è nato a Roma, nel 1962, in una famiglia di emigranti provenienti da diverse parti del mondo: Sicilia, Buenos Aires, Albania, Cartagine, Medio Oriente.

Al centro della sua ricerca letteraria c’è il tema dell’identità multipla, delle lingue salvate, della geografia del sangue. I suoi modelli sono sempre stati Leonardo Sciascia, Gesualdo Bufalino e Vincenzo Consolo. Stassi ha pubblicato con Sellerio: L’ultimo ballo di Charlot, tradotto in diciannove lingue (2012, Premio Selezione Campiello 2013, Premio Sciascia Racalmare, Premio Caffè Corretto Città di Cave, Premio Alassio Centolibri), Come un respiro interrotto (2014), un contributo nell’antologia Articolo 1. Racconti sul lavoro (2009), Fumisteria (2015, già Premio Vittorini per il miglior esordio), La lettrice scomparsa (2016, Premio Scerbanenco), Angelica e le comete (2017), Ogni coincidenza ha un’anima (2018), Uccido chi voglio (2020) e Mastro Geppetto (2021). Ha inoltre curato l’edizione italiana di Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno (2013, 2016) e di Crescere con i libri. Rimedi letterari per mantenere i bambini sani, saggi e felici (2017).

“Uccido chi voglio” è stato tradotto in tedesco da Annette Kopetzki e pubblicato dalla casa editrice Edition Converso.

Kopetzki ha tradotto, tra gli altri, Pier Paolo Pasolini, Nanni Balestrini, Alessandro Baricco, Andrea Camilleri, Claudia Durastanti, Stefano Massini, Roberto Saviano.

La partecipazione all’incontro di martedì è libera, ma occorre registrarsi qui(aise) 

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