Mercoledì, 24 aprile 2024 - ore 23.32

Ue: intensificare la preparazione per la prossima fase della pandemia

| Scritto da Redazione
Ue: intensificare la preparazione per la prossima fase della pandemia

La Commissione europea ha proposto in queste ore una serie di azioni per gestire l'attuale fase della pandemia di COVID-19 e prepararsi alla prossima. Finora, lavorando insieme, l'UE ha salvato centinaia di migliaia di vite grazie ai vaccini contro la COVID-19, ha mantenuto in funzione il suo mercato unico, ha ridotto al minimo le restrizioni di viaggio e ha mobilitato le capacità di produzione dei prodotti critici quando le catene di approvvigionamento erano interrotte. Nella nuova fase della pandemia, che richiederà il sostegno della preparazione e della risposta, il coordinamento sarà ancora una volta essenziale. La Commissione invita quindi gli Stati membri ad adottare misure prima dell'autunno per garantire la vigilanza e il coordinamento continuo della preparazione e della risposta sanitaria.

Restare vigili durante la graduale uscita dalla fase acuta della pandemia di COVID-19

Gli attuali livelli più bassi di infezione da COVID-19 offrono agli Stati membri l'opportunità di rafforzare la sorveglianza, i sistemi sanitari e la preparazione generale alle pandemie. La Commissione invita in particolare gli Stati membri a: intensificare la vaccinazione e la somministrazione di dosi di richiamo, tenendo conto della circolazione simultanea della COVID-19 e dell'influenza stagionale; istituire sistemi di sorveglianza integrati non più basati sull'individuazione e la segnalazione di tutti i casi di COVID-19, ma piuttosto sull'acquisizione di stime affidabili e rappresentative; continuare a eseguire test e sequenziamenti mirati di campioni sufficienti per stimare accuratamente la circolazione delle varianti e individuare nuove varianti; investire nella ripresa dei sistemi sanitari e valutare gli effetti più ampi della pandemia sulla salute, compresi i ritardi nelle cure e nei trattamenti e l'impatto sulla salute mentale; applicare norme coordinate a livello dell'UE per garantire la possibilità di viaggiare in maniera libera e sicura, sia all'interno dell'UE che con i partner internazionali; sostenere lo sviluppo della prossima generazione di vaccini e strumenti terapeutici; intensificare la collaborazione nella lotta contro la disinformazione e la cattiva informazione sui vaccini contro la COVID-19; continuare a dare prova di solidarietà a livello mondiale e migliorare la governance globale.

La Commissione annuncia inoltre azioni per garantire la resilienza delle catene di approvvigionamento per l'intera durata della pandemia, per quanto riguarda sia le contromisure mediche sia i prodotti critici in tutti gli ecosistemi industriali, e lancia oggi una gara d'appalto nell'ambito dell'iniziativa EU FAB per la riserva di capacità di produzione di vaccini a mRNA e a vettore virale, che riserverà capacità di produzione di recente creazione da utilizzare in caso di future emergenze sanitarie. La gara d'appalto è rivolta ai produttori di vaccini che dispongono di impianti nell'UE/SEE, che potranno inviare la domanda di partecipazione fino alle ore 16:00 CEST del 3 giugno 2022.

Le misure a medio e lungo termine comprendono l'ulteriore rafforzamento della preparazione alle pandemie e un maggiore coordinamento della risposta tra gli Stati membri e a livello globale, l'attuazione delle proposte relative all'Unione europea della salute, il contrasto agli effetti più ampi della pandemia sulla salute, compresi la sindrome post-COVID (long COVID) e l'impatto sulla salute mentale, e l'accelerazione della digitalizzazione in campo sanitario.

"Stiamo entrando in una nuova fase della pandemia perché stiamo passando dallo stato di emergenza a una gestione della COVID-19 più sostenibile - ha detto Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea -. Dobbiamo tuttavia rimanere vigili: il numero di infezioni nell'UE è ancora elevato e molte persone continuano a morire di COVID-19 in tutto il mondo. È inoltre possibile che nuove varianti compaiano e si diffondano in fretta. Ma sappiamo come procedere. Dobbiamo intensificare ulteriormente la vaccinazione, la somministrazione di dosi di richiamo e i test mirati, e continuare a coordinare strettamente le nostre risposte nell'UE."

“La pandemia di COVID-19 non è finita e il virus è destinato a rimanere. Sebbene la situazione sanitaria stia migliorando, dobbiamo prepararci a diversi scenari in modo coordinato - ha aggiunto anche Margaritis Schinas, Vicepresidente per la Promozione dello stile di vita europeo -. La comparsa di nuove varianti non è una questione di 'se', ma di 'quando'. L'improvvisazione e la frammentazione non sono ammissibili. La vigilanza e la preparazione rimangono quanto mai essenziali e dobbiamo continuare a lavorare senza sosta. Per questo motivo stiamo adottando misure a livello nazionale e dell'UE sulla base dell'efficacia del coordinamento a livello dell'UE per la preparazione e la risposta sanitaria. Ora che abbiamo domato le fiamme dell'emergenza possiamo trasformarci in architetti di un'Unione della salute che protegga la salute pubblica mantenendo nel contempo la nostra società e la nostra economia aperte e resilienti.

Anche Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno, ha dichiarato: "La pandemia di COVID-19 ha dimostrato l'importanza di una capacità di produzione di vaccini prontamente disponibile in tempi di crisi. A seguito di un'espansione senza precedenti, l'UE ha raggiunto una capacità di produzione equivalente a 3-4 miliardi di dosi di vaccino all'anno. EU FAB ci consentirà di conservare parte di questa capacità e mantenerla operativa in caso di crisi sanitarie future. Si tratta di una pietra angolare della dimensione industriale della nostra preparazione alle emergenze sanitarie."

Infine, la Commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare, Stella Kyriakides, ha spiegato: "La vaccinazione, il forte approccio coordinato a livello dell'UE e l'immunità naturale ci offrono un'opportunità quanto mai gradita per passare dallo stato di emergenza a una gestione più sostenibile della COVID-19. Il numero di infezioni è ancora elevato nell'UE, ma la pressione sul settore dell'assistenza sanitaria è diminuita e le nostre società ed economie sono nuovamente aperte. Dopo due anni e mezzo fuori dall'ordinario e difficili, i nostri cittadini possono finalmente godere di questo periodo caratterizzato da molte meno restrizioni alla vita quotidiana. È tuttavia fondamentale che gli Stati membri mantengano un elevato livello di vigilanza e di preparazione in caso di nuovi focolai e della comparsa di nuove varianti, perché la pandemia non è ancora finita. Adesso che la fornitura di vaccini non è più un problema, dobbiamo fare di più per aumentare le vaccinazioni nel mondo. Gli effetti della COVID-19 sulle nostre vite negli anni a venire dipenderanno fortemente dalle decisioni che prenderemo oggi, nell'UE e nel mondo." (aise) 

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