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ULTIM'ORA. IN UCRAINA SIAMO ALLO STATO DI GUERRA

| Scritto da Redazione
ULTIM'ORA. IN UCRAINA SIAMO ALLO STATO DI GUERRA

Le forze speciali di polizia caricano i manifestanti per l'integrazione di Kyiv nell'Unione Europea, e picchiano persino giornalisti e Deputati. Notte di ferro, fuoco e sangue con una decina di feriti e una cinquantina di arrestati

Manganellate, cariche e teste sanguinanti sono il mezzo con cui il Presidente ucraino, Viktor Yanukovych, ha deciso di porre fine alle manifestazioni in sostegno dell'integrazione dell'Ucraina nell'Unione Europea.

Il culmine della violenza è stato raggiunto nella notte tra martedì, 10 Dicembre, e mercoledì, 12 Dicembre, quando le forze speciali di polizia Berkut -che agiscono alle dirette dipendenze del Presidente Yanukovych- hanno caricato a Kyiv i manifestanti, percuotendo addirittura alcuni Deputati dell'Opposizione.

Nulla da fare per i dimostranti, nonostante il Servizio d'Ordine composto dai Veterani ucraini della Guerra in Afghanistan: manifestanti, giornalisti e persino i politici dell'Opposizione sono stati ripetutamente percossi durante i più di cinque tentativi da parte della polizia di sgomberare il centrale Maydan Nezalezhnosti e la via Instytutska.

A metà di una notte di ferro e fuoco, il bilancio è di almeno una decina di feriti e una cinquantina di arrestati, che si vanno a sommare al centinaio di contusi e trattenuti dalla polizia dei giorni scorsi, quando, sempre i Berkut, hanno aggredito i dimostranti, senza nemmeno distinguere tra donne, adolescenti ed operatori della stampa.

Oltre agli attacchi alla folla, nella giornata di lunedì 9 Dicembre i Berkut hanno persino effettuato un'irruzione nella sede del principale partito di opposizione Batkivschyna, dove i server somo stati sequestrati, ed hanno occupato la sede della tv indipendente INTV.

A rendere ancora più amara la situazione è stato l'invito ai manifestanti di Yanukovych a partecipare ad una Tavola Rotonda per superare la crisi, a cui, tuttavia, hanno preso parte solo l'attuale Presidente e gli ex-Capi di stato Leonid Kravchuk, Leonid Kuchma e Viktor Yushchenko.

"Le incursioni alle sedi di Partiti e tv, e le violenze sui dimostranti, sono il modo in cui Yanukovych invita l'opposizione a partecipare alle sue Tavole Rotonde" ha dichiarato il Leader in pectore di Batkivshchyna, Arseny Yatsenyuk, commentando la mancata volontà del Presidente ucraino di includere nella tavola rotonda rappresentanti UE indicati dai manifestanti.

Kyiv vuole l'Europa. Yanukovych solo il potere

Le manifestazioni in sostegno dell'integrazione dell'Ucraina in Europa, a cui partecipano fino a un milione di cittadini, sono iniziate lo scorso 21 Novembre, quando il Presidente Yanukovych ha rifiutato di firmare l'Accordo di Associazione UE: un Documento che avrebbe integrato l'economia di Kyiv nel mercato unico europeo.

Yanukovych ha preferito non ascoltare il suo popolo pur di ottenere soldi dall'UE in cambio dell'integrazione e mantenere una posizione di neutralità tra l'Europa e la Russia di Putin, che vuole inglobare l'Ucraina nell'Unione Eurasiatica: progetto di integrazione sovranazionale concepito da Mosca per ristabilire l'egemonia russa nello spazio ex-URSS.

Perché Kyiv è necessaria per l'UE

Se Yanukovych nega ancora l'integrazione dell'Ucraina in Europa, Kyiv è destinata ad essere inglobata nell'Eurasia di Putin: un disegno che, come dichiarato dallo stesso Presidente russo, è progettata per eliminare l'UE dalla competizione nell'economia mondiale.

Oltre che un danno geopolitico per l'Europa, la repressione alle manifestazioni in favore dell'UE in Ucraina rappresenta una palese violazione della democrazia e dei diritti umani, di cui Yanukovych ha già dimostrato di essere campione.

Dalla sua salita al potere nel 2010, il Presidente ucraino ha esautorato il Parlamento dei poteri, accentrato il controllo dello Stato nelle sue mani, arrestato una dozzina di esponenti dell'Opposizione, falsificato le Elezioni Parlamentari del 2012 e quelle Amministrative del 2010.

Matteo Cazzulani

Freelance Journalist

m.cazzulani@gazeta.pl

http://matteocazzulani.wordpress.com

http://matteocazzulaniinternational.wordpress.com

2013-12-11

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