Quelli che di solito giocano un calcio a memoria, con la propulsione continua dalle fasce laterali. Una Cremonese pimpante, aggressiva, capace di giocare corta e di schiacciare gli abruzzesi. E' mancato il gol ma ci siamo andati vicino con il tiro di Pesce (traversa), le due bordate a lato di Paulinho e Cavion e in molte altre mischie ai limiti dell'area. E' stato annullato un gol a Paulinho ma è giusto così, il giocatore era in fuorigioco al momento del tocco decisivo. Il giocatore del Pescara sulla linea non lo rimetteva in gioco perchè il portiere era più avanti di lui. E quindi per non essere in fuorigioco ci dovrebbero essere due difensori e non uno solo dietro al giocatore che segna. Però a me è sembrato di vedere due tocchi di mano nell'area pescarese, a caldo non so dire se fossero volontari o meno. Bene anche il primo quarto d'ora della ripresa, con l'occasione di Piccolo e la ribattuta di Coda su tiro a botta sicura di Cavion. Poi la fatica ha cominciato a farsi sentire e il Pescara ha ritrovato la chiave per il gioco organizzato che conosciamo bene. Nel finale qualche brivido sulla schiena per la traversa colpita da Pettinari e la punizione di Koulibaly sujlla quale Ujkani ha fatto un miracolo.
Due punti nelle ultime tre gare sono pochini, ma sinceramente la squadra ne avrebbe meritati almeno tre in più (pari a Bari e vittoria oggi). Comunque resto fiducioso e ottimista. Tesser ha confermato di essere un ottimo tecnico, scegliendo di aggredire anzichè aspettare al limite dell'area. Mossa che ha messo in confusione l'oliata macchina del Pescara. Zeman non faceva 0-0 dal 2016 (con il Lugano a Vaduz) e in Italia dal 2014 (con il Cagliari a Parma).
Dei nostri bravi tutti, anche se Castrovilli non avrebbe dovuto spingere l'avversario al limite dell'area nei minuti di recupero. Andiamo a Frosinone senza paura, questa squadra se la può giocare con tutte.