La guerra russa all’Ucraina rappresenta “la più grave minaccia alla sicurezza euro-atlantica degli ultimi decenni”. Così i leader Nato nella nota congiunta a margine del vertice di oggi a Bruxelles.
Ribadita la condanna dell’invasione russa così come la richiesta a Putin “di fermare immediatamente questa guerra”, i leader hanno invitato la Bielorussia “a porre fine alla sua complicità”.
Se l’escalation imposta da Putin è “irresponsabile e destabilizzante”, la resistenza degli ucraini è “eroica”.
Alla Russia si chiede ancora una volta di “consentire un accesso umanitario rapido, sicuro e senza ostacoli e un passaggio sicuro per i civili”, ma anche di “consentire la consegna degli aiuti umanitari a Mariupol e ad altre città assediate”.
La Nato continuerà a combattere contro “le bugie della Russia sul suo attacco all'Ucraina” così come contro “narrazioni inventate o "false flag" operate ad arte per preparare il terreno a un'ulteriore escalation, anche contro la popolazione civile ucraina. Qualsiasi uso da parte della Russia di un'arma chimica o biologica sarebbe inaccettabile e comporterebbe gravi conseguenze”.
In attesa di negoziati “seri” da parte della Russia, l’alleanza ribadisce la sua “piena solidarietà” al presidente Zelenskyy e al suo governo.
L'Ucraina “ha un diritto fondamentale all'autodifesa ai sensi della Carta delle Nazioni Unite. Dal 2014 abbiamo fornito ampio sostegno alla capacità dell'Ucraina di esercitare tale diritto”, ricorda la Nato. Un sostegno che è stato “intensificato” negli ultimi mesi e che continuerà ad esserlo nel futuro, nella misura che sarà decisa durante il vertice dei ministri degli esteri in programma ad aprile
“Siamo uniti nella nostra determinazione a contrastare i tentativi della Russia di distruggere le basi della sicurezza e della stabilità internazionali”, si ribadisce nella nota congiunta, in cui si sottolinea come “il coordinamento transatlantico resti fondamentale per una risposta efficace all'attuale crisi”.
“Chiediamo a tutti gli stati, inclusa la Repubblica popolare cinese (RPC), di sostenere l'ordine internazionale” e di “astenersi dal sostenere in alcun modo lo sforzo bellico della Russia” e “da qualsiasi azione che aiuti la Russia a eludere le sanzioni”.
“Continueremo a prendere tutte le misure necessarie per proteggere e difendere la sicurezza delle nostre popolazioni alleate e di ogni centimetro del territorio alleato. Il nostro impegno nei confronti dell'articolo 5 del Trattato di Washington è ferreo”, si legge ancora nella nota.
In risposta alle azioni della Russia, la Nato ha “attivato i piani di difesa, dispiegato forze armate e collocato 40.000 soldati sul nostro fianco orientale. Stiamo inoltre istituendo quattro ulteriori gruppi tattici multinazionali in Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia” e “prendendo tutte le misure e le decisioni per garantire la sicurezza e la difesa di tutti gli alleati in tutti i domini e con un approccio a 360 gradi”.
“Le nostre misure restano preventive, proporzionate e non estensive” ma “alla luce della più grave minaccia alla sicurezza euro-atlantica degli ultimi decenni, rafforzeremo in modo significativo la nostra posizione di deterrenza e difesa a lungo termine”. Un passaggio che avverrà durante il vertice di Madrid e che, per realizzarsi, avrà bisogno di “risorse adeguate”.
Gli alleati “stanno aumentando sostanzialmente le loro spese per la difesa”, prosegue la nota.
“La guerra non provocata della Russia contro l'Ucraina rappresenta una sfida fondamentale ai valori e alle norme che hanno portato sicurezza e prosperità a tutti nel continente europeo. La scelta del presidente Putin di attaccare l'Ucraina – si sottolinea – è un errore strategico, con gravi conseguenze anche per la Russia e il popolo russo. Rimaniamo uniti e risoluti nella nostra determinazione di opporci all'aggressione russa, aiutare il governo e il popolo ucraino e – concludono i leader Nato – difendere la sicurezza di tutti gli alleati”. (aise)
Vertice Nato: al fianco dell’Ucraina
515 visite