Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 07.29

A Cremona Musica International Exhibitions si parla del complesso tema del reperimento di fondi

Il mecenatismo è ancora una strategia valida, a patto che si basi sull’innovazione e ripaghi dell'investimento.

| Scritto da Redazione
A Cremona Musica International Exhibitions si parla del complesso tema del reperimento di fondi

È quanto emerso dalla tavola rotonda "Finanziare la Musica", organizzata all'interno di Cremona Musica International Exhibitions e alla quale hanno partecipato Maurizio Baglini, Fortunato Ortombina, Florence Alibert, Pierre Perrenoud e Lidia Carrion con la conduzione di Roberto Prosseda.

Nel corso dell’incontro si è tornati a parlare di uno dei tasti più dolenti e delicati del mondo culturale italiano: il reperimento di fondi, divenuto ancora più complicato dopo i numerosi tagli sui finanziamenti pubblici e privati nell'ultimo decennio di crisi economica.

PROPOSTE UNICHE. «I progetti che proponiamo a possibili finanziatori – ha detto Baglini, musicista e consulente artistico del Teatro Verdi di Pordenone – devono far breccia in un mondo che è di certo minoranza dal punto di vista quantitativo. Per questo ritengo fondamentale l'unicità delle proposte, mentre è chiaro che il patto di fiducia fra finanziatore e proponente del progetto deve portare un utile».

Una filosofia condivisa da Pierre Perrenoud, co-fondatore di iClassical Accademy, l’innovativa piattaforma web che permette a qualsiasi musicista di frequentare masterclass e lezioni a distanza con i migliori insegnanti al mondo. Il tutto è reso possibile grazie a un progetto multimediale online strutturato e capace di riprodurre la tipica interazione fra insegnante e docente. «Abbiamo dovuto attendere fino a oggi perché iClassical Accademy ha richiesto lo sviluppo di una tecnologia molto avanzata – ha raccontato Perrenoud –. Abbiamo abbracciato con convinzione questo progetto perché pensiamo che possa durare e offrire un ritorno economico in grado di garantire la prosecuzione del progetto stesso. Per questo crediamo sia importante investire in pubblicità e marketing».

 ANDARE INCONTRO AL PUBBLICO. Propositivo – nonostante le fosche previsioni per l’immediato futuro – il parere del direttore artistico del teatro La Fecnice, Ortombina: «Da dopo la crisi, quello del finanziamento alla musica è un argomento sempre più all'ordine del giorno. Io credo che ci aspettino tempi forse anche peggiori di quelli che abbiamo vissuto fin qui. Quello che non deve mancare, però, è la reazione alla temperie. La risposta sta nel rinnovamento e nel tentativo di andare sempre incontro al pubblico. Non dimentichiamo che esistiamo per rendere accessibile all'umanità un bene creato dall'umanità».

Particolarmente significativa l’avventura testimoniata da Florence Alibert, direttore generale del Palazzetto Bru Zane di Venezia. Il “Centre de musique romantique française”, nato nel 2009, ha scelto come propria vocazione la riscoperta del patrimonio musicale francese del grande Ottocento (1780-1920), impegnandosi in una serie di attività che vanno dalla ricerca ed editoria, alla programmazione e diffusione internazionale di concerti, fino sostegno alla registrazione discografica.

Più analitico l’intervento di Lidia Carrion, direttore generale di Swiss Luxury Culture Management, che ha sottolineato come il pragmatismo sia funzionale alla ricerca di fondi anche in ambito musicale. «Esistono tre settori da prendere in considerazione – ha spiegato –: il finanziamento dell’attività personale, il finanziamento dell’attività progettuale, il finanziamento legato a istituzioni, gruppi e associazioni. Ciascuno dei tre richiede approcci differenti. Proprio per pragmatismo, in ognuno di questi occorre lasciare da parte le illusioni».

 

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