Apprendiamo dalla stampa che la Giunta Regionale Lombarda non ha autorizzato la nascita di un nuovo polo estrattivo a Crema in località cascina Galvagnino, di fatto ritenendo tale polo non previsto dal piano cave provinciale, rispettando la delibera consigliare del comune di Crema, contraria all’ipotesi avanzata, e alle oltre 400 firme di cittadini raccolte nei mesi scorsi da Sinistra Ecologia e Libertà .
Esprimiamo piena soddisfazione per l’esito,non scontato,che la Giunta Regionale ha voluto assegnare a questa problematica ambientale posta al centro dell’attenzione pubblica agli inizi di settembre dal Candidato sindaco del centro sinistra, Emanuele Coti Zelati e da SEL durante una conferenza stampa direttamente sul luogo dove avrebbe dovuto sorgere la cava.
Crediamo che senza l’informazione tempestiva , pressante e corretta che abbiamo voluto dare alla città,non appena venuti a conoscenza della richiesta , forse oggi ci saremmo trovati l’ennesimo scempio ambientale alle porte della città.
Crediamo così di aver contribuito, anche con le nostre osservazioni, al miglior esito del piano provinciale cave che la regione Lombardia nella seduta di ieri ha licenziato favorevolmente dando una risposta concreta alle esigenze del settore.
A.Dellera
Coordinatore SEL Crema e Cremasco.