È stata sottoscritta, questa mattina, l’Intesa tecnica tra il capo della Polizia Lamberto Giannini, e il capo della Polizia del Canton Ticino Matteo Cocchi - alla presenza del presidente del Consiglio Cantonale, Norman Gobbi - che disciplina la gestione del flusso informativo tra le autorità dei due Paesi competenti al rilascio delle autorizzazioni di polizia per lo svolgimento dell’attività lavorativa nel settore della vigilanza privata.
L’ordinamento svizzero consente, infatti, di svolgere attività di vigilanza privata e investigazioni private - analogamente a quanto avviene in Italia - soltanto a seguito dell’accertamento della buona condotta del richiedente.
L’Intesa disciplina la verifica di tale presupposto soggettivo da parte delle autorità competenti dei due Paesi, semplificando così lo scambio di informazioni con l’adozione di un modello standard per la richiesta e l’acquisizione delle informazioni. L’iter procedurale condiviso permette di scongiurare il rischio di licenziamento degli oltre mille lavoratori italiani già impiegati nel settore, in Canton Ticino.
La sottoscrizione dell’accordo - fortemente sostenuta dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese - fornisce una risposta immediata e concreta alle gravi preoccupazioni occupazionali.