Lunedì, 29 aprile 2024 - ore 18.14

Aggressione russa all'Ucraina: gli USA rafforzano la difesa NATO in Europa Centro-Orientale

Oltre alla Polonia, che ha destinato il 2% delle uscite di bilancio alla difesa, anche la Lituania ha preso provvedimenti significativi

| Scritto da Redazione
Aggressione russa all'Ucraina: gli USA rafforzano la difesa NATO in Europa Centro-Orientale

Folle oceaniche accolgono i mezzi militari statunitensi in Polonia, Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia e Lituania durante le esercitazioni Atlantic Resolve per rafforzare le strutture difensive dell'Alleanza Atlantica nella regione. Come sottolineato da Zbigniew Brzezinski, l'Europa Centro-Orientale è nel mirino di Putin dopo l'Ucraina e la Moldova

Migliaia di persone ad accogliere i soldati come liberatori, foto di rito, bambini sui carri armati, militari sorridenti e piazze in festa. Queste non sono solo scene accadute in Italia durante la guerra di Liberazione dal nazifascismo, ma quanto avvenuto a Bialystok, centro urbano della Polonia orientale, ed in altre città polacche, ceche, lituane, lettoni ed estoni.

Così come durante la guerra di Liberazione italiana, ad essere salutato come liberatore è stato l'esercito degli Stati Uniti d'America, in particolare il Terzo Squadrone del Secondo Reggimento Cavalieri delle forze armate statunitensi, impegnato nelle esercitazioni Atlantic Resolve per rafforzare le strutture difensive della NATO in Europa Centrale ed Orientale.

Nello specifico, l'esercito degli Stati Uniti ha effettuato una girandola di esercitazioni in Polonia, Lituania, Lettonia, Estonia e Repubblica Ceca. Questi Paesi, come dimostrano le continue provocazioni militari da parte della Russia -ripetuta violazione dello spazio aereo, tensioni innalzate volutamente sul piano politico, dislocamento di missili Iskander nell'enclave di Kaliningrad- vedono infatti oggi la loro sicurezza nazionale messa fortemente a repentaglio.

Non a caso, a motivare l'entusiasmo con cui l'Esercito USA è stato accolto a Bialystok e negli altri centri urbani attraversati dai mezzi statunitensi è la sensazione di protezione che i militari americani hanno saputo infondere con la loro presenza in Europa Centro-Orientale, al punto da diventare una vera e propria attrazione di massa per la popolazione locale.

Del resto, a parlare di vero e proprio allarme per i Paesi dell'Europa Centro-Orientale è stato Zbigniew Brzezinski, l'Adviser dell'ex-Presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter che, in un'intervista all'autorevole Gazeta Prawna, ha invitato i polacchi ad armarsi per garantirsi da soli la difesa dei propri confini, senza pensare di potere contare sul sostegno dei Paesi NATO dell'Europa Occidentale.

In particolare, Brzezinski ha sottolineato come, in caso di attacco alla Polonia da parte di Putin, la NATO sarebbe impossibilitata ad attuare l'Articolo V del suo Statuto -che prevede l'intervento armato dell'Alleanza in difesa di uno Stato membro aggredito- per via del veto che alcuni Paesi europei notoriamente filorussi, come la Grecia, potrebbero porre ad ogni misura contro Mosca.

Tuttavia, Brzezinski, che ha evidenziato come, sempre in caso di aggressione militare da parte della Russia, la Polonia possa de facto contare solo sul supporto bilaterale di USA e Gran Bretagna, ha annoverato Estonia, Lettonia e Lituania tra gli obiettivi che Putin ha nel suo mirino prima di Varsavia.

"La Polonia deve armarsi e contare solo sulle proprie forze. Presso la NATO vige la procedura dell'unanimità, che in caso di decisione su un intervento armato da attuare per contrastare un eventuale attacco della Russia a Varsavia verrebbe meno a causa del veto della Grecia. In tale eventualità, la Polonia può contare sul sostegno di alcuni partner europei come la Gran Bretagna, ed ovviamente su quello degli USA. Dopo l'Ucraina, Varsavia è davvero sotto minaccia, ma i Paesi Baltici, la Moldova e l'Azerbaijan rischiano molto di più" ha dichiarato Brzezinski.

Polonia e Lituania si armano

Le parole di Brzezinski, e l'entusiasmo delle folle di Bialystok e delle altre città della Polonia, sono stati ampiamente ascoltati dal Governo polacco, il cui Premier, Ewa Kopacz, ha di recente voluto l'approvazione di una mozione che autorizza il richiamo nell'esercito di ogni cittadino polacco arruolabile in caso di emergenza nazionale.

Inoltre, il Ministro della Difesa polacco, Tomasz Siemoniak -che è anche Vicepremier- sta lavorando alla formazione di strutture di difesa territoriali basate su squadre armate paramilitari addestrate per attuare la guerra difensiva in caso di invasione.

Oltre alla Polonia, che ha destinato il 2% delle uscite di bilancio alla difesa, anche la Lituania ha preso provvedimenti significativi a garanzia della propria sicurezza nazionale,  come l'appello lanciato dal Presidente lituano, Dalija Grybauskaite, affinché la leva obbligatoria sia reintrodotta al più presto in tutto il territorio lituano.

Matteo Cazzulani

Analista Politico di Tematiche Trans Atlantiche e dell'Europa Centro-Orientale

Twitter @MatteoCazzulani

 

1276 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria