Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 16.46

Appello.Salviamo il paesaggio

| Scritto da Redazione
Appello.Salviamo il paesaggio

Appello - Invito: SALVIAMO IL PAESAGGIO, DIFENDIAMO I TERRITORI
Come aderire?
ADESIONI PERSONALI: compilare il form sul sito web http://www.salviamoilpaesaggio.it
ADESIONE ASSOCIAZIONI: inviare una mail a info@salviamoilpaesaggio.it con i dati dell'associazione e un referente.
Perché "Salviamo il paesaggio"?

Concerto " Salviamo nonna quercia"
venerdì 22 luglio 2011 alle ore 21.30 straordinario concerto di Omar Pedrini  (ex Timoria)
presso Nonna Quercia a Castelvetro piacentino (uscita A21), in via Oppiazzi, 14 (dietro il Bennet)
Naturalmente come per tutte le iniziative l'ingresso è libero e aperto a tutti
http://www.salviamononnaquercia.com/
Volantino:
http://www.salviamononnaquercia.com/OMAR-PEDRINI-volantino-220711.pdf

In Italia esistono innumerevoli realtà che affermano (talvolta in modo apparentemente non eguale) un medesimo grido di allarme: occorre arrestare lo scriteriato consumo di suoli fertili e boschivi dal dilagare di cemento ed asfalto. Alberto Asor Rosa e la Rete dei Movimenti dei Toscani, Carlo Petrini e Slowfood, Eddyburg, Edooardo Salzano e la Rete dei Movimenti Veneti, il Movimento e la campagna nazionale per lo Stop al Consumo di Territorio, Domenico Finiguerra Sindaco di Cassinetta di Lugagnano e tutti gli Amministratori dell'Associazione dei Comuni Virtuosi, la Rete del Nuovo Municipio, il Comitato per la Bellezza, il Movimento Decrescita Felice, Mountain Wilderness, Salvatore Settis, Luca Mercalli, le reti delle Liste Civiche, le Organizzazioni agricole e della cultura contadina, gli Osservatori del Paesaggio, Italia Nostra, Fai, Legambiente, Wwf, Pro Natura e centinaia di altre organizzazioni e comitati hanno, in realtà, chiaramente dimostrato che esiste una strada concreta alternativa al "modello attuale": si può gestire un Comune anche facendo a meno degli oneri di urbanizzazione derivanti da nuove edificazioni.

E' un risultato che si può ottenere se i cittadini "comuni" vengono ammessi ai tavoli decisionali e se la "crescita zero" urbanistica diviene il frutto di una concertazione attenta e condivisa. Occorre, quindi, che questo metodo di "nuova democrazia" diventi uno standard per ciascuno degli oltre 8.000 Comuni italiani. Per questo, proponiamo la nascita del Forum italiano dei Movimenti "Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori", una struttura reticolare (che veda coinvolte Organizzazioni e singoli cittadini) sul modello del "Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua", capace di mantenere le peculiarità di ciascun soggetto ed unificare le loro attività ed obiettivi attraverso un'iniziativa di respiro nazionale che sappia incidere, attraverso proposte di iniziativa popolare ed eventuali quesiti referendari, nella legislazione vigente. La nascita del Forum italiano sarà affiancata da una grande campagna di comunicazione "dal basso" a livello nazionale.  Vogliamo dare la possibilità ai cittadini italiani di dire basta alla distruzione del paesaggio, in modo chiaro e semplice, esponendo la bandiera " Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori".

Oltre alle bandiere, saranno utilizzati altri strumenti di comunicazione (adesivi, manifesti, striscioni, sito web, social network, eventi, ecc), per dare alla campagna la maggior visibilità possibile e far comprendere ai cittadini, agli amministratori e ai costruttori che la progettazione concreta del futuro sostenibile del nostro ecosistema non è esercizio di altri, ma è un preciso dovere delle nostre generazioni.

LE AZIONI DA INTRAPRENDERE: In primo luogo, proponiamo un'azione collettiva: la  richiesta tassativa ed urgente ad ognuno dei Comuni italiani di  effettuare un censimento della totalità degli edifici pubblici, industriali, artigianali, commerciali, agricoli presenti in ciascun territorio e così monitorare con certezza il totale di quelli non abitati/utilizzati. Durante questa fase censuaria, è necessario che tutti i Piani Regolatori/Piani di Gestione del Territorio vedano la "moratoria"(ovvero il blocco) di tutte le pratiche edilizie che prevedono il consumo di nuovo suolo fertile, agricolo, boschivo; a tale proposito una proposta di legge d'iniziativa popolare è allo studio ed andrà "affinata" in modo collettivo. Una volta raccolti i dati, in ciascun Comune sarà così possibile analizzare la situazione urbanistica alla luce di dati esatti sull'offerta edilizia già esistente attraverso tavoli di progettazione che vedano la partecipazione di amministratori, tecnici comunali, singoli cittadini, associazioni e forze economiche. Uscendo così dalla logica delle percezioni, per entrare in una determinazione progettuale basata su esatti parametri.

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