Giovedì, 28 marzo 2024 - ore 15.07

Articolo18. E bravo Bersani | G.C.Storti

| Scritto da Redazione
Articolo18. E bravo Bersani | G.C.Storti

Sull’articolo 18 e sulla trattativa sul mercato del lavoro Bersani è stato proprio bravo.
Mi spiego.
Mario Monti non ha sbagliato. Ha espresso una chiara linea politica “liberista” che nel rapporto impresa-lavoratore privilegia l’impresa e affida ad essa la libertà di licenziare, per ragioni economiche, senza la possibilità della reintegra.
La Cgil, con la Camusso, ha espresso una valutazione completamente opposta e cioè che nel rapporto impresa-lavoratore è “ sempre” più forte l’impresa e che quindi l’obbligo alla reintegra è “ un formidabile deterrente”. La Cgil, per la sua storia, anche recente ( vedi la battaglia del 2002 sempre a difesa del’articolo 18 e le posizioni della Fiom)  non poteva  accettare una soluzione del genere che di fatto sezione in tre parti il “ mitico” articolo 18.

Non vi erano le condizioni nemmeno di un accordo “ concertativo”. A mio avviso non conveniva né alla Cgil nel all’intero sindacato ( Cisl e Uil comprese) e nemmeno al Prof Monti che ritiene, da buon liberale, che la concertazione sia un sinonimo di consociativismo.
Bersani è stato bravo per  questi motivi:
-ha evitato il decreto legge ( sul quale spingeva evidentemente Monti);
-ha dato un giudizio positivo su gran parte dei provvedimenti sul mercato del lavoro rivendicandone addirittura, per alcuni, la paternità PD; ne cito due: una linea che progressivamente fa costare   i contratti a  tempo determinato di più di quelli a tempo indeterminato e il divieto della lettera di dimissioni bianco ( ex provvedimento Damiano che il governo Berlusconi  aveva  stracciato), ma l’elenco potrebbe continuare;
-ha accettato la logica dello “spacchettamento” dell’artico 18 in tre filoni isolando la parte più spinosa, la mancanza della reintegra  per l licenziamento economico, e proponendo la soluzione “ alla tedesca”.

In questo modo ha evitato di lasciare in mando l’intera battaglia sui temi del lavoro a  Vendola ed a Di  Pietro. Va sottolineato che mentre Vendola mostra una certa coerenza Di Pietro, su questi temi,  fa la parte dell’ultimo arrivato ed  alza la voce sgrammaticando.
Bersani ed il PD puntano quindi ad una soluzione parlamentare che possa recuperare ed aggiustare la scelta “ liberista” del Prof . Monti e non fa mistero di voler  introdurre un meccanismo  diverso dall’attuale.
Ma cosé questo meccanismo alla tedesca? Attenzione non è la reintegra  automatica , come ora, nel momento in cui  l’azienda sbaglia, ma la possibilità che questa avvenga se il giudice la valuta tale. Diversamente si andrà al risarcimento.
Bersani quindi propone una modifica  dell’attuale articolo 18, una “ manutenzione” appunto come  aveva detto durante la trattativa.

Ma se questa soluzione, ammesso che la si  recuperi, andrà bene, presumibilmente,  sia a Cisl e Uil,  sarà accettata dalla Cgil e dalla Fiom ?
Io credo di no. Questo approdo appunto , per la storia della stessa Cgil, che dicevo prima.
Quindi assisteremo , durante il dibattito parlamentare, ad una  forte pressione della Cgil sul parlamento( compreso lo sciopero generale)  mentre il PD tenterà appunto la soluzione alla tedesca.
Ma se Bersani è stato bravo “ sulla tattica”  ha anche ragione sui contenuti?. Io credo di si e che abbia colto che oggi una forza progressista e democratica come il PD non può solo fare una battaglia difensiva ma  assume mere posizioni che permettano , oggi e nel futuro, di garantire una forte coesione sociale.
Gian Carlo Storti

2689 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria