Associazionismo islamico. Consigliere Lena (LN):'Maggiore conoscenza sull’effettiva attività svolta al loro interno'

È stata approvata nel corso della seduta di ieri del Consiglio regionale una mozione che chiede l’introduzione della trasmissione periodica da parte delle Prefetture a Regione Lombardia dei dati riguardanti le associazioni islamiche censite in Lombardia. “I recenti fatti di cronaca - ha spiegato nel corso del suo intervento in aula il consigliere Federico Lena (LN) primo firmatario della mozione – come gli attentati di Parigi, i foreign fighters reclutati in Europa dall’Isis o addirittura il coinvolgimento di alcuni cittadini italiani nelle organizzazioni terroristiche di matrice islamica, hanno evidenziato la necessità di una maggiore conoscenza delle attività svolte all’interno di associazioni e centri culturali islamici. Si tratta di luoghi all’interno dei quali l’italiano non sempre è la lingua principale, in alcuni casi nemmeno conosciuto, nei quali l’indottrinamento più radicale del fondamentalismo religioso potrebbe trovare terreno fertile. Sono centri culturali dove, nel più completo rispetto dei principi di libertà e credo religioso, è necessario conoscere l’effettiva attività svolta al loro interno. È quindi importante sapere come queste associazioni sono finanziate, il tipo di attività svolta, i referenti e ogni eventuale legame intercorrente tra queste e le organizzazioni di Stati esteri. Si tratta d’informazioni che nascono dall’esigenza di sicurezza e ordine pubblico, che non vogliono intaccare i principi di libertà religiosa, ma soddisfare una fondamentale esigenza di maggiore trasparenza. È un dovere delle istituzioni dare risposte adeguate laddove il fanatismo islamico sta influenzando la vita dei nostri cittadini e la loro sicurezza. Un problema – conclude Lena - sollevato anche da alcune comunità islamiche come quella pakistana di Desio che, intuendo la drammaticità del problema, ha invitato tutte le istituzioni a un maggiore controllo”.