Mancano solo due settimane alla riapertura delle scuole e le preoccupazioni sono tante. Il numero dei contagi giornalieri è abbastanza alto e il disagio emotivo da pandemia è dietro l’angolo. Ne abbiamo parlato tante volte e ormai lo sappiamo: nessuno è immune dal Coronavirus, neanche i bambini e gli adolescenti. I più piccoli mostrano un contagio con effetti meno gravi, spesso sono asintomatici ma infettano lo stesso gli altri e quindi bisogna fare attenzione.
Di fronte al Covid-19 non si può abbassare la guardia, non si può sottovalutare e non si può neanche far finta che non esiste o che sia acqua passata.
La relazione tra Coronavirus e ragazzi è stata analizzata in uno studio delle Università di Edimburgo, Liverpool e l'Imperial College di Londra, i risultati sono stati poi pubblicati sul British Medical Journal. Lo studio ha analizzato i bambini e i ragazzi under 19 e ha fornito dati confortanti: meno dell'1% degli under 19 finisce in ospedale e di questi solo il 18% va in terapia intensiva. Numeri molto bassi che dovrebbero rassicurare tutti i genitori, preoccupati per il rientro a scuola.
I sintomi del Coronavirus nei ragazzini possono essere un po’ diversi rispetto a quelli che si registrano negli adulti. Nei bambini e negli adolescenti si presentano infatti: gola infiammata, nausea, vomito, dolore addominale, diarrea e rash cutanei.
Louisa Pollock, consulente in malattie infettive pediatriche presso il Royal Hospital for Children di Glasgow, ha dichiarato:
“I genitori dovrebbero essere rassicurati da questo studio che conferma che pochissimi bambini sono stati gravemente colpiti dal Covid-19. Ma è importante continuare a monitorare il Covid-19 nei bambini quando torneranno a scuola e poi con l'arrivo dei mesi invernali”.
