Il noto virologo Roberto Burioni da sempre chiede solo una cosa: che si proceda quanto più rapidamente possibile a vaccinare la popolazione con il vaccino anti-Covid. E su questo argomento non ha paura di esporsi, in qualche modo, anche “politicamente”.
Oggi, infatti, è stato abbastanza chiaro e su Twitter, dove è molto seguito, condividendo un tweet del direttore de Linkiesta Christian Rocca, che ha scritto che “il piano italiano per il vaccino è una dichiarazione di impotenza”, il professore dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano ha scritto:
Se il governo non riesce a garantire una vaccinazione tempestiva dei cittadini se ne deve andare. Subito. Ci sono difficoltà oggettive di approvvigionamento ma al netto di queste ritardo può essere tollerato.
E poco prima, proprio interagendo con Rocca, aveva commentato:
Un ritardo nelle vaccinazioni non è tollerabile. O riescono a stare al passo con gli altri paesi, o se ne devono andare. Subito.
Poco dopo ha ribadito il concetto e ha scritto ancora:
Non sarebbe accettabile da parte del Governo chiedere il minimo sacrificio agli italiani in presenza di ritardi e disorganizzazione nella vaccinazione anti COVID-19. Questa è la mia opinione di semplice cittadino.
Burioni nelle ultime ore ha commentato anche le varie notizie di infermiere e infermieri risultati positivi al Covid dopo aver fatto il vaccino, sottolineando come, a parte i casi di palesi fake news, “nessun vaccino può offrire una protezione prima di 15 giorni dalla sua somministrazione” e ha invitato i media a smettere di “spaventare le persone”, ribadendo che “per produrre anticorpi il nostro organismo ci mette del tempo”.